“Ho 21 anni e non ho mai fatto cazzate, consiglio a tutti di stare lontano dalla strada, dalla malavita. In caso contrario ci sono solo due alternative: la bara o il carcere. La famiglia, il lavoro sono il vero traguardo”. A lanciare il messaggio non è un ragazzo qualunque, ma Savino Parisi, l’omonimo nipote del boss di Japigia.

Nel quartiere è stato girato il video di O’ balle re’ creatùre (Alba Agency Records), la canzone d’esordio del giovane cantante. “Una scelta dura – spiega Parisi al nostro microfono -. Purtroppo a Bari mettono sempre i Parisi sotto terra e quindi ho scelto il nome d’arte Onivas, Savino al contrario”. Le apparenze possono ingannare, anche se hai l’aria da criminale, un tatuaggio, l’anello, la collana ed il taglio di capelli all’ultima moda come i tanti ragazzi che partecipano alle riprese.

Il senso del brano sta proprio nel desiderio di andare oltre le apparenze, perché puoi vivere e coltivare un sogno anche se porti addosso un nome “pesantissimo” e sai già di dover ricevere un mare di critiche. “Andrò avanti con forza”, assicura Onivas, che non è solo l’inversione del nome, ma anche un progetto di vita, che prevede la realizzazione di un secondo brano entro l’estate, il cui videoclip sarà girato a Napoli.

È nella città partenopea che da qualche tempo ha scelto di accasarsi il più noto cugino Tommy, andato via da Bari per concentrarsi sulla musica che ha ispirato Savino, uno dei suoi primi fan. Onivas, uno che sa il fatto suo, si accoda ai rappresentanti delle istituzioni che da Bitonto hanno chiesto a chi sa qualcosa dell’omicidio dell’incolpevole 84enne Anna Rosa Tarantino, di parlare. L’inizio di una bella storia, con la speranza di potervi raccontare anche un lieto fine.