“Tutto esaurito”. Con queste parole si apre il comunicato stampa della Fondazione Petruzzelli che annuncia il terzo appuntamento della sua Stagione Concertistica.

Prosegue spiegando che il “sold out” è relativo al “concerto della pianista Martha Argerich, solista d’eccezione del concerto dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo”, per l’occasione affidata alla guida del suo direttore principale Yuri Temirkanov, che di quella straordinaria formazione musicale è, altresì, il direttore artistico.

Il concerto si terrà al Teatro Petruzzelli venerdì 3 febbraio con inizio alle 20,30. Porta, suppongo, già dalle 20.

Si tratta di un vero evento, certamente tra i più importanti della stagione musicale barese e, oserei dire, pugliese. È assai probabile che, per quanto attiene la cosiddetta musica colta, sia da definire l’evento dell’anno. Difficile superarlo in qualità, perlomeno sulla carta.

Il programma prevede: Estratti dal balletto “Spartacus” di Aram Chačaturjan, Concerto n. 3 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 26 di Sergej Prokof’ev e Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Dmitri Šostakovič.

Per gli appassionati che vogliono qualche notizia in più rimandiamo al comunicato a cura dell’Ufficio stampa del teatro che alleghiamo e che contiene i curricula della solista, del direttore e dell’orchestra.

Martha Argerich, pianoforte
Nata a Buenos Aires, studia pianoforte dall’età di cinque anni con Vincenzo Scaramuzza. “Enfant prodige”, inizia molto presto ad esibirsi in pubblico. Arriva in Europa nel 1955: studia a Londra, a Vienna ed in Svizzera con Bruno Seidlhofer, Friedrich Gulda e Nikita Magaloff, con la signora Lipatti e con Stefan Askenase. Due anni dopo si aggiudica il Primo Premio nei concorsi di Bolzano e Ginevra, poi nel 1965 vince il concorso Chopin a Varsavia. Da quel momento, la sua carriera è una successione di trionfi. Seppure per temperamento e tecnica sia particolarmente adatta a pagine virtuosistiche dei secoli xix e xx, si rifiuta di considerarsi come specialista di una particolare epoca. Il suo repertorio comprende Bach, Bartók, Beethoven, Schumann, Chopin, Liszt, Debussy, Ravel, Franck, Prokof’ev, Stravinskij, Šostakovich, Tchajkovskij, Messiaen.

Regolarmente invitata dai più prestigiosi festival e dalle migliori orchestre d’Europa, America e Giappone, privilegia anche la musica da camera: suona e incide con pianisti quali Nelson Freire, Alexandre Rabinovitch, con il violoncellista Mischa Maisky ed il violinista Gidon Kremer e Daniel Barenboim “Questa armonia all’interno di un gruppo di persone mi infonde un’intensa sensazione di pace”. Moltissimi dei suoi concerti sono stati trasmessi dalle televisioni del mondo intero ed ha inciso per Emi, Sony, Philips, Teldec e DGG. Ha ricevuto i premi: “Grammy Award” per i Concerti di Bartok e Prokofiev, “Gramophon – Artista dell’anno”, “Miglior Incisione dell’Anno” per concerti di Chopin “il Premio “Choc” del “Monde de la Musique” per il recital ad Amsterdam, “Künstler des Jahres Deutscher Schallplatten Kritik”, “Grammy Award” per la “Cenerentola “ di Prokofiev con Mikhael Pletnev e recentemente un “Grammy Award” per I concerti n. 2 e 3 di Beethoven con la Mahler Chamber Orchestre con la direzione di Claudio Abbado.

Ha ricevuto il “BBC Music Magazine Award” per l’incisione di Shostakovich (EMI, 2007). Le ultime incisioni includono i concerti di Mozart K466 e K503 con l’Orchestra Mozart e Claudio Abbado ed un Duo Recital con Daniel Barenboim (Deusche Grammophon). Nel 1996 è stata nominata Ufficiale delle Arti e delle Lettere dal Governo Francese e, nel 1997, Accademico di Santa Cecilia a Roma. Scelta l’anno successivo come Direttore Artistico del Beppu Festival in Giappone, nel 1999 ha creato sia il Concorso Internazionale di Piano che il Festival Martha Argerich a Buenos Aires per poi dar vita, nel 2002, al Progetto Martha Argerich a Lugano. Nel 2004 è stata insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura e Comunicazioni, mentre, nel 2005, le è stato conferito l’Ordine del Sol Levante dall’Imperatore del Giappone, nonché il Praemium Imperiale della Japan Arts Associations.

Yuri Temirkanov, direttore
Nato nel Caucaso, ha iniziato gli studi di violino e viola alla Scuola per giovani talenti di Leningrado, completandoli al Conservatorio della stessa città insieme a quelli di composizione. Nel 1966, dopo aver vinto il Concorso Nazionale Sovietico per direttori d’orchestra, è stato invitato da Kirill Kondrašin per una tournée in Europa e Stati Uniti con David Oistrakh e l’Orchestra Filarmonica di Mosca. Ha fatto il suo debutto con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo (ex filarmonica di Leningrado) all’inizio del 1967. Nel 1968 è stato nominato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Leningrado, dove è rimasto fino alla sua nomina come direttore musicale della Kirov Opera and Ballet (ora Teatro Mariinkij) nel 1976. Ha ricoperto questo ruolo fino al 1988 e le sue produzioni di Evgenij Onegin e della Dama di Picche sono diventate leggendarie.

Dal 1988 è direttore artistico e direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, con cui è impegnato in importanti tournée e registrazioni. Dopo aver fatto il suo debutto a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra nel 1977, è stato nominato direttore ospite principale e nel 1992 direttore principale, incarico che ha mantenuto fino al 1998. Dal 1992 al 1997 è stato anche direttore ospite principale della Dresdner Philharmonie e, dal 1998 al 2008, dell’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese. Ospite fisso negli Stati Uniti, dirige le maggiori orchestre di New York, Philadelphia, Boston, Chicago, Cleveland, San Francisco e Los Angeles. Dal 2000 al 2006 è stato direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Baltimora e principale direttore ospite del Teatro Bol’šoj fino al 2009. Dal 2010 al 2012, è stato direttore musicale del Teatro Regio di Parma. Invitato dalle più grandi orchestre d’Europa, Asia e Stati Uniti, ha avuto il privilegio di essere il primo artista russo al quale è stato permesso di esibirsi negli Stati Uniti dopo la ripresa delle relazioni culturali con l’Unione Sovietica, alla fine della guerra in Afghanistan nel 1988. Ha diretto le principali orchestre europee, inclusi i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la London Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e quella del Teatro alla Scala.

Le sue numerose registrazioni includono collaborazioni con la Filarmonica di San Pietroburgo, la New York Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese e la Royal Philharmonic Orchestra, con cui ha inciso tutti i balletti di Stravinskij e le sinfonie di Cajkovskij. Nel 2014 con la Filarmonica di San Pietroburgo, oltre alle tournée in Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Giappone, Messico e Stati Uniti, si è esibito a Mosca e per la prima volta a Baku al VIII Festival Internazionale Rostropovic. Per dodici giorni durante il periodo natalizio organizza a San Pietroburgo l’annuale Festival Invernale, invitando alcuni fra i solisti più grandi e conosciuti del mondo. Il 15° Festival tenutosi nel dicembre 2014 è stato caratterizzato dalla partecipazione, tra gli altri, di Jonas Kaufmann, Ian Bostridge, Olga Peretyatko e Christian Blackshaw. Ha ricevuto molti premi importanti in Russia; è stato insignito dell’Ordine “al Merito per il Paese” (1998, 2003, 2008, 2013). Accademico Onorario di Santa Cecilia, ha ricevuto in Italia il Premio Abbiati come miglior direttore nel 2003 e nel 2007 e la nomina a “Direttore dell’anno” nel 2003. Nel 2012 è stato insignito dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel 2014 ha ricevuto il Premio Arturo Benedetti Michelangeli e nel 2015 i premi “Order of the Rising Sun” (Giappone) e “Una vita nella musica” (Italia). Nel novembre del 2015 è stato inoltre nominato direttore onorario dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo
La storia della è iniziata nel 1882, quando Alessandro III decretò l’istituzione della Musica Corale Imperiale. Trasformata in Orchestra di Corte, all’inizio del XX° secolo, l’orchestra ha interpretato le prime esecuzioni di Richard Strauss Vita Da Eroe e Così parlò Zarathustra, la Prima Sinfonia di Mahler, la Nona Sinfonia di Bruckner, il Poema dell’Estasi di Skrjabin e la Prima Sinfonia di Stravinsky.

Nikish e R. Strauss hanno entrambi diretto l’orchestra. Nel 1917 l’Orchestra di Corte divenne Orchestra di Stato, sotto la direzione di Koussevitzky, e nel 1921, l’orchestra è stata incorporata nella Filarmonica di Pietrogrado, il primo esemble filarmonico del paese. Musicisti russi di eccezione hanno testato le loro abilità di direzione con questa orchestra, e direttori occidentali leggendari tra cui Weingartner, Fried, Kleiber, Monteux e Klemperer si sono tutti cimentati nella direzione di questa orchestra, che ha inziato ad ospitare anche solisti come Horowitz e Prokofiev. L’orchestra si é velocemente specializzata in un vasto repertorio contemporaneo, presentando grandi anteprime come la Sinfonia classica di Prokofiev e la Prima Sinfonia di Shostakovich.

Il 1938 ha inaugurato l’ ‘Era di Mravinsky’ – anni di duro lavoro, grazie ai quali l’orchestra si é guadagnata un posto tra le orchestre più importanti del mondo. Nel 1946 ha intrapreso il suo primo viaggio all’estero, dando le prime esecuzioni sinfoniche all’estero nella storia del Paese. Seguirono poi tournée in tutto il mondo, nei più prestigiosi festival europei. Per la prima volta, Mravinsky e l’orchestra eseguirono cinque sinfonie di Shostakovich. Tra i grandi artisti che hanno lavorato con l’orchestra troviamo i direttori Jansons, Maazel, Mehta, Mazur e Rozhdestvensky; i compositori Britten, Copland, Kodály, Lutoslawski, Berio e Penderecki, e tra i solisti Van Cliburn, Gould, Michelangeli, Stern, Richter e Oistrakh. Yuri Temirkanov dirige l’orchestra dal 1988. I piani per il 2016/2017 comprendono collaborazioni con direttori quali Janowski, Venzago, Casadesus, Marin, Sinaisky, e solisti come Matsuev, Buchbinder, Lugansky, Argerich, Fischer, Khachatryan e Kutcher.