Edoardo Zosi e Liù Silvia Pellicciari, sono stati i protagonisti del primo appuntamento con “Domeniche in Musica”, ciclo di 4 concerti, promossi all’Auditorium diocesano Vallisa dall’Accademia dei Cameristi per questa la stagione musicale barese. Quest’ultima si completa con otto concerti sempre alla Vallisa ma programmati il lunedì sera. Repliche il martedì a Fasano. Anteprime e repliche presso i nostri istituti di cultura a Parigi, Belfast, Dublino, Edimburgo e Stoccolma.

Di Edoardo Zosi, Salvatore Accardo, per il quale qualsiasi aggettivo sarebbe riduttivo, dice testualmente “Edoardo è senza dubbio uno dei più grandi talenti che io abbia conosciuto: possiede soprattutto una maturità di suono e di fraseggio assolutamente rari per un musicista così giovane. La sua tecnica è già notevole e la sua musicalità seria e profonda…”, mentre Liù Silvia Pellicciari, si sta perfezionando sotto la guida dello stesso Accardo all’Accademia di Cremona ed alla Chigiana.

Sulla carta le aspettative del matinée musicale erano davvero tante. Non solo non sono state deluse, ma oserei dire ampiamente superate dalla realtà.

La puntualità dell’Accademia nel dare inizio al concerto ha eguagliato i proverbiali orologi svizzeri. Giusto l’umidità nella Vallisa mette a dura prova artisti e pubblico.

Fin dalle prime battute dell’esibizione del duo l’affiatamento degli esecutori è stato esemplare: non una sola sbavatura, non una frazione di attimo di esitazione. Non so se all’affiatamento abbia giovato la circostanza che i due giovani artisti sono marito e moglie, certo è che il risultato appariva da manuale.

Difficile dire in quale brano del concerto siano maggiormente emersi. Il programma spaziava da Gioacchino ROSSINI, con il Duetto in re magg., ad Alessandro ROLLA, con il Gran Duo Concertante op.28 n.3, ed a Niccolò PAGANINI, con le Variazioni di bravura dal “Mosè” di G.Rossini, che chiudeva la prima parte. La seconda prevedeva di Charles de BERIOT il Gran Duo Concertante op.57 n.2, ed in chiusura di Niccolò PAGANINI il Tema e Variazioni su “I Palpiti” di Rossini op.13.

Mi è sembrato di cogliere nell’esecuzione dei due brani di Paganini una ancor più marcata ed accentuata cantabilità. Parliamo tuttavia di sfumature, perché tutta l’esecuzione è stata assolutamente impeccabile e trascinante per il pubblico presente, invero non numerosissimo, ma estremamente competente ed attento, al punto da entrare quasi in simbiosi con gli artisti. Alla fine applausi frastornanti hanno sancito il meritatissimo successo della coppia. Sembrava che il pubblico si fosse moltiplicato e che ad applaudire ci fossero centinaia di mani.

Il bis concesso, con un breve brano natalizio, è stato dedicato da Zosi all’animatrice ed “anima” dei Cameristi, Mariarita Alfino.

Unica nota stonata, i tamburi per i festeggiamenti natalizi che durante gli ultimi brani in programma rumoreggiavano sia in Via Vallisa, che in Piazza Ferrarese. Un minimo di coordinamento da parte del Comune di Bari, avrebbe evitato l’inconveniente. Ma visto come hanno trattato la musica colta nel programma dei festeggiamenti, (ndr. ne riferiremo in altra e più opportuna sede) una o più tambureggiate fuori luogo è il meno che possa accadere.

Un appunto finale: mi spiace per quanti si sono persi questa splendida matinée e un sentito bravi non solo ai due artisti sul palcoscenico, in verità splendidi, ma anche agli organizzatori, le cui scelte non sono state da meno.