La serie TV Westworld – Dove tutto è concesso, prodotta dal network statunitense HBO e in onda sul canale SKY Atlantic in Italia, è finalmente arrivata. Presentata come il titolo evento del 2016, per ciò che concerne il piccolo schermo, la prima puntata (pilot) dello show dà più che soddisfacenti conferme alle tante attese che hanno anticipato questo esordio.

In un futuro imprecisato, non troppo lontano dal nostro presente, per soddisfare i sempre più ricercati (e talvolta perversi) piaceri dell’essere umano, è stato creato un gigantesco parco a tema western, popolato da migliaia di particolari abitanti: questi sono infatti dei sofisticati androidi, inconsapevoli di essere intelligenze artificiali, la cui programmazione impone loro di credere davvero di essere uomini e donne del selvaggio West. I visitatori del parco, previa pagamento del cospicuo biglietto per partecipare a questa esperienza così unica, sono liberi di fare qualsiasi cosa in questa realtà, dal gioco d’azzardo, al sesso (fino allo stupro), all’omicidio, immedesimandosi a pieno nella vita dell’epoca, senza incorrere in alcuna conseguenza e soprattutto consapevoli che gli androidi sono programmati per non nuocere loro in alcun modo. Robert Ford, l’inventore di tali intelligenze artificiali, nel tempo, sta puntando a rendere queste sempre più sofisticate e reali, introducendo una serie di upgrade volti a creare delle sofisticazioni comportamentali negli abitanti di Westworld. Purtroppo però la nuova programmazione sta rivelando avere parecchi difetti, rendendo gli androidi sempre più complessi e “vivi”, e rischiando persino che questi possano prendere coscienza della loro reale natura e condizione, ribellandosi ai propri creatori.

Westworld viene ufficialmente descritta come “un’oscura odissea sull’alba della coscienza artificiale e sul futuro del peccato” ed è ispirata al film Il mondo dei robot (1973), scritto e diretto dal compianto Michael Crichton, dalla cui penna, tra le tante cose, è nato anche il mito di Jurassic Park.

I temi proposti già dalla première della serie TV sono tanti e tutti incredibilmente validi, dalla ricerca costante di un piacere sempre più complesso ed estremo da parte dell’uomo, all’altrettanto sempiterno tòpos narrativo della nascita e ribellione dell’intelligenza artificiale nei confronti del suo creatore (basti pensare al mondo distopico e apocalittico di Matrix, su tutti): questi, pur inflazionati, sono affrontati con un piglio decisamente originale, in Westworld. Lo spettatore, infatti, si trova a dover assistere e analizzare a una storia particolarmente realistica e cruda, in un’atmosfera ansiogena e violenta, senza filtri. Difatti, è l’ambientazione western a conferire a questo show un particolare taglio, poiché da sempre nell’immaginario collettivo e nella narrativa di ogni tipo tale scenario appare come uno dei più selvaggi in assoluto, un mondo senza leggi dove i cattivi spesso imperano, e i buoni non sono poi così buoni: non ci sono regole nel Far West, specie in quello di Westworld dove apparentemente tutto è concesso, ma non v’é alcun rischio, dove si può vivere un’esperienza estrema senza rischiare che queste possa nuocere, come lanciarsi da un aereo ad alta quota con paracadute. Ma cosa accade se il paracadute non si apre?

In una società nella quale la tecnologia fa passi da gigante e controlla praticamente quasi ogni aspetto della nostra vita, con l’essere umano divenutone dipendente, Westworld assume una valenza importante, specie perché si sente sempre più parlare di “realtà aumentata” come orizzonte sempre più reale.

La serie, prodotta da J.J. Abrams e Jonathan Nolan (anche regista del pilot), si conferma ben confezionata sotto ogni aspetto tecnico, da una sceneggiatura precisa ed equilibrata, a una regia dinamica accattivante, a una fotografia di altro livello, sino a una scenografia davvero sorprendente per un prodotto dedicato al piccolo schermo (questa non è una sorpresa, dato che HBO ci ha abituati già molto bene con Game of Thrones – Il trono di spade). La colonna sonora, inoltre, è il proverbiale fiore all’occhiello di questo show, con brani classici della discografia rock rivisitati in chiave vintage e strumentale.

Anche il cast è di serie A, grazie ad attori quali Evan Rachel Wood, Anthony Hopkins, Ed Harris su tutti, che confermano il loro straordinario talento recitativo dando vita a personaggi ben caratterizzati e di tutto spessore. Persino il cast di supporto, composto da attori molto attivi nell’ambito televisivo, fornisce una prova sorprendente e ben al di sopra delle più rosee aspettative.

Con Westworld abbiamo probabilmente a che fare con la serie TV dell’anno, un prodotto che mischia la fantascienza più distopica al western più classico (in maniera pregevole), e che si dimostra anche essere ricca di una simbologia intestina tutta da scoprire (avete notato la dicotomia cromatica bianco/nera?) e tanti misteri sui quali non vediamo l’ora di scoprirne di più.

 

Westworld - posterSCHEDA TECNICA

Titolo: Westworld – Dove tutto è concesso

Produzione: HBO

Canale: SKY Atlantic

Cast: Evan Rachel Wood, Anthony Hopkins, Ed Harris, Thandie Newton, Jeffrey Wright, James Marsden

Genere: Fantascienza, Western, Drammatico, Avventura

Stagioni: 1 (in corso)

Episodi: 10 (a stagione)

Durata: 60 min. circa (a episodio)

Data di uscita: 3 ottobre 2016 (prima stagione)