Sul sito istituzionale del Comune è online il bando di gara per la gestione della casa natale di Nicolò Piccinni, nella parte accessibile al pubblico costituita dal piano terra, e del Museo Civico, ai fini della trasformazione di quest’ultimo in Museo della città.

«La scelta dell’amministrazione comunale – commenta l’assessore alle Culture, Silvio Maselli – va nella direzione indicata dall’Unione Europea, che invita le pubbliche amministrazioni a procedere ad interventi di recupero funzionale e strutturale degli immobili di carattere culturale per poi affidarne il più possibile la gestione a soggetti privati che abbiano le competenza necessarie per assicurarne una corretta gestione. Un passaggio molto importante. Con il bando di oggi, che resterà aperto per 30 giorni, chiediamo a soggetti di impresa o ad associazioni di assumere la gestione di questi due spazi pubblici della città mediante la concessione d’uso».

Nell’idea del Comune, il Museo civico dovrà diventare il Museo della città. Trasformarsi nel luogo che custodisce in modo intelligente la storia orale, scritta e videografica di Bari e del suo territorio. A tal fine potranno essere presi in carico e catalogati materiali di archivi privati, opere storiche, biblioteche, raccolte documentali e librarie.

Per quanto riguarda Casa Piccinni, invece, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di dar vita ad un “centro di studi musicali” aperto alla pubblica fruizione, capace di stimolare il gusto musicale della popolazione e di proporre ai visitatori un’offerta musicale dedicata alle opere buffe piccinniane e alla riscoperta delle tradizioni e della storia musicale locale in connessione con i grandi circuiti musicali internazionali.

«L’idea che ci ha guidati – conferma Maselli – è quella di stimolare i soggetti interessati ad avviare una raccolta di materiali documentali che costruisca una nuova visione della storia della nostra città e ne promuova una conoscenza diffusa, tra i cittadini come tra i turisti».

A fronte di un importo di 12mila euro complessivi per la gestione annuale (rinnovabile per altri tre anni), è previsto che gli affidatari possano emettere e incassare titoli di ingresso alle due strutture, che non dovranno però superare i 4 euro per il Museo e i 12 euro per Casa Piccinni in occasione dei concerti dal vivo.