Il Web, ovvero la rete, riserva sempre grosse ed interessanti sorprese. Trifone Altieri, Vice presidente della Provincia di Bari con delega alla Cultura, è stato in questi ultimi giorni particolarmente loquace. Da un lato ha annunciato l’apertura imminente dell’Auditorium Rota, dall’altro la sospensione del “Costa dei Trulli”, manifestazione che prevede 120 spettacoli in giro per le piazze dei comuni dell’hinterland barese ed, in soldoni, sostitutiva del vecchio decentramento estivo della Provincia.

Nel primo caso, cari lettori, scusate lo scetticismo dovuto ai mille annunci in questi anni, sistematicamente seguiti da altrettante smentite e rinvii sine die. E’ vero che le elezioni regionali si appropinquano ed il Presidente della Provincia (Schittulli) ed il suo vice (Altieri), hanno tutto l’interesse a tagliare quel nastro, ma l’Auditorium, chiuso, pochi mesi dopo l’incendio doloso del Petruzzelli, per un modesto adeguamento alla normativa di sicurezza (le cosiddette vele), da allora è stato colpevolmente sottratto alla pubblica fruizione.  Un cauto scetticismo è d’obbligo, dunque, dopo ventitrè anni di roboanti, quanto vacui, annunci. Senza tener conto della burocrazia, che spesso in Italia, e dalle nostre parti ancor più che altrove, è assai più rognosa dei lavori da ultimare. Mi auguro di sbagliare, ma le agibilità e le autorizzazioni da rilasciare possono essere assai più complesse dei lavori da ultimare. Il Petruzzelli docet. Torneremo sull’argomento.

Intanto, l’autentica sorpresa è stata leggere tantissime condivisioni del comunicato di Altieri di sospensione del “Costa dei trulli”, condito di preoccupazioni per le sorti della cultura in salsa barese (il programma annunciato, onestamente, di cultura ha assai poco) e di invettive contro il governo “cattivo” che taglia la cultura, ergo delinque. Così si legge, quantomeno, nella interpretazione del comunicato altieriano (neologismo in chiave bari-rutiglianese) da parte di una allineata testata on-line.

Orbene, il fatto è che Altieri, solo dopo aver programmato i 120 spettacoli decentrati, con tanto di promessa di assegnazione a questo e quel Comune, ha scoperto che la normativa che abroga la Provincia di Bari (la cosiddetta legge Delrio), non glielo consentirebbe.

Altieri è furbo di natura e scafato di esperienza amministrativa. Ovviamente, attacca non la norma abrogativa della Provincia di Bari e creativa dell’area metropolitana, legge che, per il ruolo ricoperto avrebbe dovuto conoscere alla perfezione e che, da tempo, escludeva che questa estate potesse essere fatto altro che ordinaria amministrazione. Inveisce, invece, astutamente contro le successive circolari ministeriali interpretative, ree di aver fatto nascere  -a suo dire- speranze infondate (in lui) e dubbi nella burocrazia provinciale. Diciamolo, chiaramente,  la giunta della Provincia di Bari, Presidente in primis, ha solo una funzione commissariale, che avrebbe dovuto indurre il Vice Presidente uscente a preoccuparsi seriamente del futuro delle strutture provinciali permanenti (ICO, Pinacoteca, Biblioteca, Museo Archeologico), non certo, invece, a programmare decentramenti estivi, per quest’estate improponibili.

Chiaro, quindi, che gli artisti impegnati nella vicenda (che avranno certamente fatto prove, assunto impegni, etc.) e Comuni a cui è stato promesso l’intervento estivo (che potevano optare per soluzioni alternative), sono stati utilizzati per propaganda politica in vista delle regionali , che di fatto ora vede Altieri all’opposizione. Intendiamoci, fare propaganda è legittimo. Fitto si gioca una partita importante nelle regionali del 2015. Schittulli aspira alla candidatura alla Regione. Tutto lecito, ma la strumentalizzazione resta una brutta pagina.

Quello che meraviglia è la superficialità di tanti che hanno condiviso il post di Altieri, senza, probabilmente accorgersi, non essendosi neanche posta la domanda, se tutta la storia non fosse creata ad arte. Non mi pare possibile, infatti, che tutti quei replicanti, fossero supporter elettorali dell’Altieri.

Se Altieri, volesse replicare, saremo lieti di ascoltarlo su queste pagine.