L’Io dei detenuti diventa tema centrale di una performance artistica in programma il 12 settembre presso la Casa Circondariale di Bari dal titolo «L’Io-Narrante». Si tratta del secondo evento del progetto «Caffè ristretto – percorsi e discorsi dentro le mura», iniziativa promossa dall’istituto comprensivo “Massari Galilei” e sostenuta dall’ Ufficio regionale del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale”, coordinato dalla scrittrice drammaturga Teresa Petruzzelli.

Attraverso laboratori, letture, cineforum e sollecitazioni musicali, il progetto – aperto a 30 detenuti –  ha voluto costruire una serie di percorsi tematici per veicolare valori di legalità, integrazione e relazione.

L’appuntamento dedicato all’Io narrante costituisce infatti il punto d’arrivo del laboratorio estivo svoltosi con i detenuti del carcere di Bari; i testi scritti da costoro sui temi dell’io e della realtà carceraria saranno letti dagli attori Michele Napoletano e Anna Garofalo, che li accosteranno ad altri tratti dai propri spettacoli e messe in scena.  Ad accompagnare la lettura ci sarà la proiezione in loop delle fotografie tratte dalla personale “Genos” del fotografo Alessandro Cirillo, insieme ai passi di danza di Luana Cassano, dell’Accademia Unika di Bari.

Già a maggio i detenuti della casa Circondariale di Bari si erano misurati con un’esperienza laboratoriale-educativa, scrivendo e illustrando favole per bambini delle scuole primarie e secondarie.  In una realtà come quella del carcere, la cultura diventa dunque occasione di riflessione, autoanalisi e riabilitazione, contribuendo a migliorare le dinamiche relazionali.