In attesa della presentazione ufficiale, ci siamo recati sul posto per farci raccontare da Eugenio Martiradonna, uno dei tre ideatori del progetto culturale assieme a Patrizia ed Alessandra Scardigno, cos’è e com’è nata “Svoltastorie”.

Voi non nascete librai, lo siete diventati. Cosa vi ha spinto a intraprendere proprio questa attività e, ancor più nello specifico, a dar vita a una libreria per ragazzi?

Innanzitutto questo progetto, curato da Patrizia ed Alessandra Scardigno e da me, ha cominciato a delinearsi all’inizio dello scorso anno (2011) ed è nato dalla considerazione che nella nostra città erano presenti due grandissime Librerie (in realtà adesso una soltanto) capaci di offrire una proposta molto vasta di libri per ragazzi ed una scontistica molto interessante ma non un rapporto diretto con gli ospiti/clienti né la possibilità di un confronto, di un rapporto empatico, di una crescita comune. Negli anni scorsi è nata una Libreria dedicata ai ragazzi, una realtà apprezzabile ma che privilegia maggiormente il settore giochi e l’aspetto ludico. Tutte le altre Librerie cittadine hanno spazi molto piccoli o, addirittura, insignificanti riservati ai piccoli lettori. “Svoltastorie” sarà una piccola Libreria di quartiere ma aperta a tutta la città e non solo, e si propone di diventare un po’ “compagna di viaggio” dei piccoli e giovani lettori, accogliente e discreta. Ci piacerebbe ampliare la nostra offerta (attualmente oltre 1.500 fra libri – soprattutto – e giochi formativi) grazie ai consigli dei Lettori, dai quali attendiamo pareri e recensioni su quanto letto.

Secondo una recente indagine Istat il numero dei lettori dai 6 ai 75 anni e oltre è rimasto pressoché invariato al 45% negli ultimi tre anni; un breve calo si è registrato invece fra i lettori tre gli 11 e i 14 anni, colpa forse della sempre più diffusa digitalizzazione dei contenuti. Voi come vi collocate rispetto a questa tendenza?

Il nostro progetto è nato principalmente dalla passione per i libri e per la lettura. Alessandra ha eseguito un’analisi ed uno studio ma la nostra scelta non è stata orientata da meri calcoli economici. In verità le nostre informazioni non ci indicano un calo dei giovanissimi lettori ma, in ogni modo, noi speriamo – anche in piccola parte – di invertire la tendenza.

Come pensate di catturare e mantenere l’attenzione dei clienti sulla vostra attività: organizzerete presentazioni, eventi, concorsi, laboratori…?

Certamente abbiamo in mente di programmare varie attività (laboratori, guida alla lettura, lettura animata, progetti per e con le scuole) che abbiano però come centro di interesse proprio i libri. Ci proponiamo di avviare queste iniziative all’inizio del prossimo anno.

È previsto, all’interno della vostra libreria, anche uno spazio per i più grandi?

La Libreria “Svoltastorie” si rivolge in particolar modo alla fascia di età compresa fra gli 0 ed i 15/16 anni (anche se ci sono libri che potranno interessare anche i giovani e gli adulti). All’interno della nostra struttura è stato previsto uno spazio dove potranno dedicarsi alla lettura non solo i piccoli ma anche i loro genitori.

Qual è il libro che secondo te non dovrebbe mai mancare nella libreria di un ragazzo e perché?

Non è possibile consigliare ai ragazzi un solo libro. I libri ci fanno compagnia e la compagnia, se numerosa, è ancora più bella e ci rende più ricchi. Facendo un grande sforzo, mi limito a cinque titoli: PINOCCHIO, perché ci aiuta a capire cosa ci fa diventare, piccoli o adulti, persone autentiche (di carne); IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry, perché “l’essenziale è invisibile agli occhi”; almeno un libro di GIANNI RODARI (diciamo per esempio LA FRECCIA AZZURRA) perché sono belli, vivaci, divertenti, mai banali; LETTERA A UNA PROFESSORESSA della Scuola di Barbiana perché più che un libro scritto è il vissuto di questa comunità di ragazzi; PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI di Luigi Garlando, perché può essere letto insieme da piccoli e adulti ed aiuta a svegliare le coscienze.

10 ottobre 2012

Alessandra Morgese