La novità delle edizioni la meridiana Alunni speciali. Apprendere l’inclusione a scuola (collana partenze, pp. 112, Euro 14,50), scritto della docente Aminta Patrizia Infantino, è un manuale in cui l’integrazione, l’inclusione e l’interazione, aspetti di forte e positiva discussione all’interno del mondo scolastico, trovano un effettivo riscontro.
La Infantino, specializzata in Scienze Motorie e Attività di Sostegno e Integrazione, forte sostenitrice del gioco e delle tecniche attive utilizzate come strumento didattico, mette a frutto la sua esperienza lavorativa dando vita a questo libro la cui idea di fondo è che si possano trasformare «le sofferenze in una forza dirompente, comprendendo che la “diversità” o il “trauma” possono rappresentare un trampolino di lancio per la propria realizzazione». E questo è tanto più vero quanto più ciò avviene in contesti di apprendimento.
In ogni classe, infatti, sono inseriti ragazzi che hanno bisogno di essere integrati attraverso una didattica speciale adeguata ai loro bisogni speciali. La loro presenza diventa un’opportunità di crescita se i docenti riescono a trasformare i bisogni del singolo in possibilità di sviluppo per tutta la classe attraverso la sperimentazione di innovative tecniche attive di insegnamento che permettono di verificare tutti i talenti che i ragazzi possiedono. Dalla solita e ripetitiva lezione frontale alle nuove tecniche cooperative, che permettono sia di scoprire la potenza del cervello del gruppo sia di sperimentare tutti i talenti che i ragazzi possiedono: è questo il salto qualitativo tra l’integrazione, l’inclusione e l’interazione.
Alunni speciali è un manuale, concreto e operativo, che invita a lasciarsi catturare dal piacere dell’educazione in una scuola finalmente cooperativa dove a vincere non è il primo che alza la mano ma colui che aiuta l’altro ad alzarla. È un utile strumento per formatori, insegnanti, educatori e genitori che si impegnano quotidianamente nel proprio lavoro a valorizzare il singolo ragazzo. Perché, come afferma efficacemente l’autrice nell’introduzione, «tutti noi abbiamo potenzialità diverse e ognuno, nella sua diversità, merita, almeno a scuola, di essere riconosciuto, fortificato, gratificato, valorizzato e migliorato».
(Comunicato Stampa)
 
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