Per Giacomo Micella, fotografo ed espositore di 33 anni, non è facile spiegare il senso dei singoli fotogrammi, ma a prevalere è il significato complessivo dell’opera. Appaiono diversi modi di intendere e rappresentare la figura femminile: da una parte una ragazza studia il manuale del codice civile e nell’altra una donna anziana ascolta musica tramite supporti tecnologici di ultima generazione. Negli altri due scatti una giovane donna rivela il forte legame con la religiosità mentre un’anziana mostra uno scorcio del borgo antico, con le caratteristiche abitazioni a livello della strada.
Sono stati oltre 500 i cittadini italiani e stranieri che hanno voluto firmare il libretto di presenza dell’esposizione, ma la vera sorpresa è data dal supporto dimostrato dalle donne del posto, che hanno apprezzato il messaggio comunicativo della mostra. Un primo passo verso la riproposizione della sequenza fotografica, che ha attratto l’attenzione di politici, cittadini e artisti di rilievo nazionale.
“L’idea di questa mostra fotografica nasce come gesto d’amore verso le donne di Bari vecchia – spiega Giacomo Millella – ma principalmente è dovuto al forte desiderio di voler rappresentare la voce del cambiamento nel quartiere in cui sono nato, attraverso 25 scatti in bianco e nero”.
“Ho posato il mio sguardo verso l’immagine della donna rivista sia nel tempo che nello spazio in cui vive. Passeggiando una domenica mattina ho incrociato per le vie del borgo antico volti rugosi e incuriositi dal mio obiettivo fotografico, e ho rivisto culture custodite in antichi grembiuli ed ho beneficiato magicamente l’essenza del fascino nuovo, attraverso una strana irruenza dal tono impercettibile”.
“A gran voce posso dire che a Bari Vecchia non si vive alla giornata – conclude con un pizzico di soddisfazione Giacomo Milella – ma si cerca di progredire ogni giorno, con i propri limiti e le proprie capacità. Tutti dettagli che spero siano emersi attraverso una fotografia pura e semplice”.
Daniele Leuzzi
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