La statua realizzata nel 1905, per ricordare il Re d’Italia ucciso in un attentato, costò ben 170 lire, prezzo che l’artista molfettese, Filippo Cifariello, dovette aspettare non poco, tanto che per sollecitare il pagamento, trattenne con sé la coda del cavallo.

Il processo di restauro, fa parte delle celebrazioni dei 150anni dell’Unità d’Italia, per le quali si è scelto di rifare il trucco a un monumento rappresentativo di ogni città e, per Bari, la scelta è ricaduta proprio sulla statua a cavallo del secondo Re d’Italia, in alta uniforme da generale.

Purtroppo però da sempre queste statue più che monumenti celebrativi, sono le vittime prescelte dei vandali, che non perdono occasione per sfregiarle, rovinarle con forme artistiche di dubbio gusto e riempire le zone che le circondano di sporcizia.

Speriamo dunque che per rivederla in tutto il suo splendore non bisognerà attendere nuove celebrazioni, ma che magari per questa volta si riesca ad essere più civili nei confronti di monumenti che racchiudono una memoria storica.

Valentina Piccoli