Il prof. Paolo Lopane ha curato il testo a regola d’arte, dal punto di vista contenutistico, mettendo in relazione i diversi contributi di Cosama Cafueri, Rosalia Chiarappa, Carlo Coppola, Dorella Cianci e Paolo Lopane che hanno partecipato alla presentazione della vita e del pensiero di Hrand Nazariantz.

Elevata l’introduzione di Bhogos Levon Zekiyan, studioso armeno docente di Lingua e letteratura armena presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

L’opera, realizzata dall’editore F.A.L. Vision, è veramente pregevole. Eccellente anche la presentazione grafica del libro.

Hrand Nazariantz, nato a Uskudar, quartiere periferico di Costantinopoli, l’8 gennaio del 1886 muore a Bari il 25 gennaio 1962. Interessato ad assicurarsi il favore degli intellettuali europei alla causa armena, trova in Italia molti sostenitori, tra questi Giovanni Verga, Luigi Pirandello e Umberto Zanotti Bianco. Nel 1913 è obbligato ad abbandonare la sua patria a motivo della politica anti-armena dell’Impero Ottomano per rifugiarsi nel Consolato italiano di Costantinopoli dove sposò la cantante e ballerina di Casamassima (BA), Maddalena De Cosmis. Nella primavera dello stesso anno si reca profugo a Bari dove moltiplicò le relazioni sia con personalità della diaspora armena che con personaggi principali della cultura italiana, francese ed inglese, viaggiando anche all’estero per ragioni di studio. Nello stesso periodo fu assunto come docente di lingua francese e inglese presso l’Istituto Tecnico, Nautico e Professionale di Bari.

Antonio Calisi