Nella Società bizantina il monachesimo è sempre stato considerato l’anima del cristianesimo orientale. I momenti fondamentali della storia della Chiesa bizantina sono stati decisi dalla componente monastica e il Concilio Ecumenico di Nicea II (787), celebrato per la riabilitazione del culto delle icone, può essere considerato l’evento in cui l’elemento monastico fu predominante nel suo sviluppo.
L’indagine del prof. Antonio Calisi ha voluto mettere a fuoco in modo minuzioso questa singolarità ed evidenziare l’importante compito che i monaci ebbero a Nicea, laddove la Chiesa era radunata per ristabilire il culto delle icone. La parte centrale del testo è costituita dall’esame degli Atti del Concilio, che ha visto la presenza di una nutrita rappresentanza monastica, che ebbe un ruolo efficiente nei dibattiti conciliari. Facendo attenzione alla discussione conciliare, si comprende nei discorsi dei monaci l’apporto teologico che offrirono alla questione dogmatica sulla fondatezza della venerazione delle icone.
Il volume di Calisi svolge un ottimo servizio per chi vuole accostarsi in modo serio, ma al contempo semplice, al delicato tema della venerazione delle icone nella Chiesa e nella società bizantine.

Antonio Calisi vive e insegna Religione Cattolica a Bari. È Dottore in Sacra Teologia in Ecumenismo e dipinge icone secondo la pura tradizione bizantina che ha appreso dal monaco iconografo padre Zinon di Pskov e nei monasteri di Russia, Grecia e Monte Athos. È giornalista e Direttore Responsabile del “Quotidiano Italiano – Bari”.
Si dedica, nel settore della ricerca teologica, all’ecumenismo, all’arte bizantina e alla storia del cristianesimo antico.

 

(Comunicato stampa)