Oltre 500 ragazzi hanno accolto “calorosamente” uno degli artisti più importanti dell’ultimo decennio, Vinicio Capossela, che in una lunga discussione si è confrontato con la realtà barese sui temi più disparati.

Si è partiti dalla figura di San Nicola, come immagine spirituale che unisce molte culture differenti, come il culto cattolico e quello ortodosso, sino alla riproposizione moderna con Santa Claus che dispensa beni a tutti i “buoni” della terra. Ad ogni domanda dei presenti il cantante dell’ultimo disco intitolato “Marinai, profeti e balene” si è dimostrato capace di entrare nel profondo della questione, con quel pragmatismo pessimista che contraddistingue da tempo i suoi lavori.

“L’uomo è un tentativo di perfezione perchè solo la natura può esserlo. Siamo non perfetti e possiamo ambire a livelli alti per breve tempo, come un tacchino che vorebbe volare come in cielo ma si libera solo per piccoli spazi e poi ritorna a razzolare per terra, il suo ambiente. Comprendere questa natura ed essere tolleranti con se stessi è la cosa migliore per la propria vita, come naturale concezione dell’essere umano”.

Dopo l’emozionante concerto di domenica sera in sold out nel teatro Petruzzelli, Capossela lascia Bari sorridente e con la consapevolezza di aver dato un segnale positivo ai tanti studenti che in un contesto economico come quello recente, vengono chiamati ad ulteriori sforzi per raggiungere in futuro un lavoro “gratificante.”

L’invito del cantautore è di sbagliare il più possibile, senza avere paura, perchè come dice il vecchio detto “sbagliando si impara.”

Daniele Leuzzi