L’evento era stato inizialmente previsto nella sala Auditorium del Cinema multisala Showville di Mungivacca, ma non c’è stato neanche il tempo di far girare la notizia del suo arrivo che i biglietti erano già tutti venduti. Non è bastato, in realtà, nemmeno spostarlo nel più capiente palatour del comune dell’entroterra barese. Ci sono voluti davvero pochi giorni per far registrare il sold-out.

Yann Tiersen è stato accompagnato dall’arte e dal talento dei Piano Circus, ensamble musicale francese. Thiersen ha presentato il suo settimo album “Skyline”, con cui il musicista di Brest ha cercato di oltrepassare gli orizzonti con le infinite sonorità che i suoi strumenti possono creare.

«Quando lavoro, cerco di svuotare la testa da qualsiasi condizionamento o pensiero e mi lascio andare. Amo procedere a tentoni perché non so mai che direzione sta prendendo la mia musica».

“Skyline” è stato registrato in parte sull’isola di Ouessant, a largo della costa occidentale della Bretagna, uno scenario perfetto. In parte, invece, è stato concepito anche a Parigi e San Francisco. Il suo violino, la sua chitarra, con i suoni freddi e pungenti dello xilofono insieme a quelli calorosi del clarinetto basso: una splendida cornice per le dominanti melodie del synth vintage.

«In realtà è un album fatto con grande semplicità e non particolarmente sperimentale. È venuto fuori di getto».

Un pò di delusione, invece, per tutti quegli spettatori che hanno conosciuto Yann Tiersen solo per il suo più celebre lavoro. A parte il brano di violino solista “Sur le Fil”, nessun’altro dal film “Il fantastico mondo di Amélie” è stato suonato.

«Sta divendando noioso. – ha affermato il musicista – Sembrerò sgarbato, ma non voglio ai miei live gli ammiratori di Amélie».

 

Michele Fiore