Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi questa mattina presso la sala giunta di Palazzo di Città, sono intervenuti l’assessore comunale al Welfare, Ludovico Abbaticchio, e Andrea Mori, coordinatore dell’evento e presidente di “Progetto Città”.

“Natale a Bari”, con i suoi oltre 50 eventi ludici e culturali gratuiti tra spettacoli, giochi, laboratori creativi e artistici, racconti, preparazione e degustazione di dolci tipici della tradizione natalizia, suoni e colori, si propone di coinvolgere i cittadini tutti, le istituzioni, gli enti del terzo settore, con particolare attenzione ai bambini e alla famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli e a rischio.

«Una partecipazione virtuosa, etica e sostenibile – l’ha definita Mori – che valorizza la pluralità di risorse presenti sull’intero territorio cittadino, investendo sulle professionalità esistenti e sulla loro capacità di solidarizzare e cooperare».

Con quali obiettivi? In primo luogo, offrire risposte concrete ai bisogni di socialità, formazione e sostegno a favore dei minori, in secondo luogo, «abbattere stereotipi, pregiudizi e intolleranze» attraverso «l’incontro fecondo tra sociale e culturale», infine, conseguire l’incremento della qualità della vita in tutta la città.

Da notare è il ricorso, per la pubblicizzazione e la documentazione dell’iniziativa, non solo ai consueti strumenti d’informazione, ma anche e soprattutto ai nuovi “social media”, al fine di sollecitare una partecipazione più attiva e nutrita di adolescenti e adulti: attraverso le pagine Facebook e Twitter dedicate all’evento, infatti, sarà possibile essere informati giorno per giorno sulle attività in programma, pubblicare foto e commenti.

“Natale a Bari” si configura, infine, come la rappresentazione e la sintesi del lavoro quotidiano svolto da tutti gli operatori sociali della città di Bari a favore dell’infanzia e dell’adolescenza. Un lavoro e un ruolo sociale da essi svolto che, attraverso questa iniziativa, viene reso noto a tutti i cittadini. È d’obbligo, infatti, tra le notizie di cronaca che ogni giorno ci piovono addosso, anche «parlar bene del bene che si fa», far conoscere quanto di bello e di buono gli operatori sociali producono nel silenzio per la nostra città.

Alessandra Morgese