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Si è conclusa l’inchiesta sul presunto sodalizio che a Lecce avrebbe “neutralizzato” verbali per infrazioni al codice della strada in cambio di sostegno elettorale a favore di due politici locali. Dopo l’inchiesta sulle case popolari assegnate in cambio di voti, ora si chiude un altro procedimento che coinvolge funzionari pubblici e politici locali. Le accuse includono associazioni a delinquere, corruzione, soppressione e occultamento di atti pubblici, e accesso abusivo ai sistemi informatici.

L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera, ha portato alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini su 43 persone (per altri otto si è proceduto separatamente). Al centro dell’inchiesta vi sono Luca Pasqualini, ex assessore al traffico di Lecce, Antonio Finamore, consigliere comunale, e la convivente di quest’ultimo, Luisa Fracasso, sovrintendente presso l’ufficio verbali della polizia locale. Coinvolti anche Loredana Valletta, collega dell’ufficio Ricorsi, Carlo Corvino, addetto all’ufficio Verbali, e Piervitale Frassanito, maresciallo della polizia provinciale.

Secondo l’accusa, Pasqualini era il capo e promotore del sistema fino al 7 settembre 2018, quando fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulle case popolari. In cambio del loro sostegno elettorale, avrebbe protetto Fracasso e Valletta, favorendo la “neutralizzazione” dei verbali. Finamore e Fracasso avrebbero redatto una lista di elettori da “tutelare” eliminando i verbali o proponendo ricorsi favorevoli. Inoltre, nascosti verbali nella loro abitazione, manipolato dati nei documenti e alterato il sistema informatico Piemme per sospendere o archiviare le molteplici.

Valletta è ritenuta organizzatrice, avendo agito in collaborazione con Fracasso e utilizzando contatti presso l’ufficio del giudice di pace di Lecce per monitorare i ricorsi. Frassanito e Corvino sono considerati partecipi dell’organizzazione. Tra gli altri indagati c’è Francesco D’Elia, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, accusato di aver apportato correzioni non consentite nella registrazione di contratti d’affitto, evitando un accertamento fiscale per Loredana Valletta, in cambio della “sistemazione” di una multa.

Massimo Scanu, amministratore della società di autosoccorso stradale “Area 52 srl”, avrebbe garantito il suo voto e quello del suo entourage a Finamore in cambio della neutralizzazione dei verbali per infrazioni al codice della strada commesse dai conducenti dell’azienda.

Il ministero della Difesa ha espresso sconcerto e vicinanza alle famiglie delle vittime dell’incidente stradale, e ha annunciato la propria fiducia nel lavoro della magistratura per fare chiarezza su questi gravi episodi di corruzione.