La tragedia è avvenuta questa mattina, 6 giugno, sulla provinciale 231, all’altezza di Terlizzi, nel Barese: un operaio di 25 anni, originario di Corato, ha perso la vita travolto da un’auto mentre era a lavoro sul ciglio della strada.

Ancora da chiarire se il ragazzo era intento nel lavoro di pulizia del bordo strada dalla erbacce o se si stesse occupando della segnalazione agli automobilisti della presenza dei suoi colleghi a lavoro. Il ragazzo è stato travolto in pieno da un’auto guidata da una 45enne che, nonostante si sia subito fermata per prestare soccorso alla vittima, sarà denunciata per omicidio stradale.

Si tratta dell’ennesimo episodio – il quarto in appena due settimane, con precisione – di vittima sul luogo di lavoro, difronte al quale il segretario organizzativo nazionale Uil e il commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, mette nero su bianco: “Più controlli e più ispettori, rispetto delle norme in materia di sicurezza, no ai bandi pubblici per quelle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi”.

Difronte a un’altra vita spezzata sul luogo di lavoro, nasce spontaneo chiedersi se tutto ciò poteva essere evitato ma, fin quando i “se” e i “ma” prevarranno su maggior concretezza, sicurezza e garanzie effettive, saremo costretti ad assistere a tragedie come quella che ha colpito un giovane ragazzo intento a svolgere semplicemente il suo lavoro.