L’ex parroco del quartiere Bozzano di Brindisi, Francesco Caramia, è stato condannato a 8 anni di reclusione per atti sessuali su un minorenne. Il minore era, all’epoca dei fatti, un chierichetto che, nel 2007, aveva 9 anni e frequentava la chiesa San Giustino de Jacobis. Solo nel 2016, l’ormai 18enne, venne ascoltato in forma protetta, con la formula dell’incidente probatorio.

Ieri sera, Caramia, è stato accompagnato dal suo avvocato, Rosanna Saracino, al Commissariato di Mesagne, per poi essere trasferito nel carcere di Brindisi. Dopo aver respinto, il 7 giugno scorso, il ricorso presentato dai difensori dell’ex prete, gli avvocati Rosanna Saracino e Giancarlo Camassa, la Cassazione ha, finalmente, potuto porre fine a questa incresciosa vicenda giudiziaria.

Tutto è iniziato quando il pediatra del bambino denunciò Caramia, in seguito al colloquio con la madre del minore, dopo aver intuito il disagio del figlio da un’amica. Nonostante i tentativi dei penalisti, di arrivare a un annullamento con rinvio, i difensori avevano, invece, posto in primo piano la necessità di ascoltare la persona offesa.

Caramia fin dal giorno dell’arresto, avvenuto il 15 giugno 2016, ha subito dichiarato di essere innocente. Il 18enne è rappresentato in giudizio come parte civile dall’avvocato Carmela Roma. Il rinvio chiesto dagli avvocati dell’imputato, ai fini di un appello bis, è stato negato, per cui la Corte d’Appello ha pronunciato, l’11 novembre 2022, la condanna a 8 anni per l’ex parroco, rendendola definitiva. Nelle prossime ore, quindi, è attesa la notifica dell’ordine di carcerazione.