Napoli è da ieri, 4 maggio, Campione d’Italia e la città è letteralmente esplosa. Proseguono i festeggiamenti per lo scudetto, ma incominciano anche ad arrivare le prime notizie sui feriti. Tra spari e fumogeni diverse persone sono rimaste ferite nei pressi di piazza Garibaldi: 2 per colpi d’arma da fuoco, trasportate poi d’urgenza all’ospedale Cardarelli, mentre 3 persone sono state portate all’ospedale Vecchio Pellegrini per delle ferite alle mani causate dall’esplosione di alcuni petardi.

Tra quelli ricoverati al Cardarelli, uno è morto dopo pochi minuti nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari. Era un ragazzo di 26 anni. Secondo il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, la sua morte non è collegata con i festeggiamenti, ma potrebbe essere un regolamento dei conti. La Polizia sta indagando per accertare i fatti.

La vittima era imparentata con la famiglia D’Amico, in lotta per il territorio di Ponticelli contro i De Micco. Era il figlio della sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D’Amico. Infatti, secondo la prefettura di Napoli, potrebbe trattarsi di un agguato o di una lite avvenuta in strada. La vittima ha ricevuto 6 colpi d’arma da fuoco, ma non è l’unica persona coinvolta: una donna di 26 anni di Portici e due giovani di 24 e 20 anni di Porticelli sono rimaste ferite, ma non sarebbero in pericolo di vita.