Mi hanno fregato 50mila euro e non me li volevano ridare“: questo il movente che avrebbe spinto il ragazzo attualmente agli arresti in carcere per l’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne che lo scorso 9 novembre 2022 è stato freddato davanti casa, a Francavilla Fontana (Brindisi), con due colpi di pistola al torace. Il presunto colpevole, all’epoca 17enne, durante l’interrogatorio effettuato dai Carabinieri di Brindisi a dicembre, in quanto persona informata sui fatti, avrebbe confessato di aver commesso il delitto, affermando di non esserne pentito. Confessione emersa pubblicamente solo oggi.

“Non vi ha detto che mi hanno fregato 50mila euro, e lei lo sa bene perché partecipava insieme a noi” – riferendosi a Annunziata D’Errico, madre di Stasi, e attualmente accusata di detenzione a fini di spaccio -. Durante la dichiarazione, il giovane avrebbe inoltre raccontato di come si sia disfatto dell’arma abbandonandola “in un cassonetto della spazzatura in campagna”, ribadendo di aver commesso il delitto “tutto da solo”.