Francesco Assunto, il gestore del bar  “Coffee Time” di Bitritto, indagato per l’omicidio volontario del 27enne Giovanni Palazzotto, ucciso il 20 novembre scorso davanti al locale, è agli arresti domiciliari. Lo ha disposto il Tribunale del Riesame di Bari, accogliendo parzialmente il ricorso della Procura. Si tratta di un provvedimento attualmente non eseguibile prima di un’eventuale pronuncia della Cassazione alla quale potrebbero rivolgersi le parti.

L’omicidio

Stando alle ricostruzioni il 32enne avrebbe intenzionalmente soffocato fino alla morte Palazzotto, immobilizzandolo a terra per circa 16 minuti. Assunto pare gli abbia compresso il torace con le ginocchia per impedire al 27enne di entrare e danneggiare il suo bar. In un primo momento per l’indagato sono scattate le manette, ma dopo pochi giorni è stato scarcerato dal gip che non aveva convalidato l’arresto perché riteneva che Assunto avesse agito per legittima difesa o per un eccesso colposo in legittima difesa. Va ricordato che la mattina del 20 novembre, intorno alle 5, la vittima pare fosse in stato di alterazione dopo aver assunto alcol e cocaina in “dosi tossiche e potenzialmente letali”, per poi avvicinarsi al bar di Assunto, urlando e prendendo a calci la porta d’ingresso. Il 27enne aveva già danneggiato il bar “Blanco”, nelle vicinanze del “Coffee Time”.

Ordinanza del Tribunale del Riesame di Bari

Ieri, 15 maggio, è stata emanata un’ordinanza in cui il Riesame ha sottolineato come vi fossero in quell’omicidio “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti del 32enne, riscontrando “dolo eventuale” e “pericolo di reiterazione dello stesso reato“.

“La violenza, l’assenza di alcuna remora morale, la spietata freddezza e il gratuito accanimento mostrati da Assunto nei confronti della vittima non possono dirsi sopiti – si legge nel provvedimento dei giudici -. C’è il pericolo che possa commettere altri delitti della stessa specie”. Nell’ordinanza è evidenziato come l’accusato avrebbe “infierito in maniera continuativa con la forza fisica e con continui insulti contro il Palazzotto, non mostrando pietà nemmeno quando quest’ultimo era in fin di vita”. Assunto sarebbe apparso anche insensibile “perfino dinanzi al cadavere”, davanti ai Carabinieri giunti sul posto.