Il 5 aprile 2022 un giovane di 25 anni, originario del Senegal, sarebbe stato picchiato selvaggiamente nel parco Rossani di Bari, finendo per perdere un occhio. Il ragazzo sarebbe stato pestato da un 20enne, accusato di lesioni personali pluriaggravate dall’odio razziale e dalla presenza di minorenni. Stando alla Gazzetta del Mezzogiorno l’imputato, ora agli arresti domiciliari, rischierebbe una condanna a 7 anni di carcere, chiesta nella requisitoria dalla pm Isabella Ginefra.

L’aggressione sarebbe avvenuta nell’area verde barese in presenza dei rispettivi amici della vittima e dell’aggressore. La giudice ha ritenuto che non si possano riconoscere al 20enne le attenuanti generiche “per la ferocia con cui il gesto è stato compiuto”. Stando alle ricostruzioni il 25enne sarebbe stato prima colpito con un pugno in faccia, che gli ha causato la perdita dell’occhio, e poi massacrato con calci e pugni mentre era accasciato sull’asfalto. La pm ha spiegato che il tutto sarebbe avvenuto “mentre l’imputato e alcuni suoi amici pronunciavo frasi razziste”, come “vattene al paese tuo, negro, prima che ti uccido”.

Inoltre l’accusa ha chiesto anche la trasmissione degli atti per falsa testimonianza di tutti gli amici dell’imputato, poiché sembrerebbe che i minorenni in alcune chat si fossero accordati per “rendere in aula dichiarazioni reticenti e false”.

L’avvocato dell’imputato, Uljana Gazidede, ha contestato la ricostruzione accusatoria, sottolineando quanto non vi fossero motivi di discriminazione razziale alla base del pestaggio, negando le presunte frasi razziste e spiegando come il 20enne abbia solo cercato di difendersi dall’aggressione. Il legale ha chiesto il riconoscimento dell’attenuante della provocazione. Si tornerà in aula il 6 luglio per repliche e sentenze.