Sembrerebbe essere ancora a piede libero un presunto disturbatore sulla 20ina che, girovagando dalla stazione centrale alle zone vicine all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, infastidirebbe e avvicinerebbe con banali scuse le ragazze per motivi ancora non chiari. Ci sono arrivate varie segnalazioni che descrivono l’agire del ragazzo in modo diverso dalla solita richiesta d’elemosina. Il presunto “molestatore dell’Uniba“, infatti, non cercherebbe solo soldi o sigarette, ma tenterebbe un vero e proprio approccio con le ragazze avvicinandosi più del dovuto. Nell’immagine riportata, il giovane sarebbe stato ripreso in zona Murat, per poi allontanarsi dopo aver capito di esser stato fotografato.

Il racconto di A.

Uscite dalla stazione centrale, passando per il chioschetto accanto all’info-point Amtab, questo ragazzo ha iniziato a cantare cercando di fare delle rime per richiamare il nostro colore della pelle o i nostri capelli, ma fin qui niente di inedito. Poi ci ha seguite e ci ha chiesto dove ci stessimo dirigendo. Io ho sinceramente risposto che eravamo in ritardo per una lezione in Ateneo, ma ha continuato a tenere il nostro passo fino a quando il tipo, vedendo la mia amica poco più avanti di me e lui, ne ha approfittato per provare a baciarmi. L’ho allontanato, complice il mio orecchino su cui si è punto e dal quale si è allontanato canticchiando e imprecando“.

La segnalazione di C.

Dopo aver chiesto a delle mie amiche soldi e sigarette, ha continuato a tenere d’occhio ogni nostro singolo movimento. Dall’Ateneo, dov’eravamo inizialmente, ci ha inseguite fino ad arrivare vicino casa mia. Quando gli ho scattato una foto, lui se n’è accorto e se n’è andato cambiando direzione. Abbiamo segnalato alla Polizia Locale quanto accaduto, ma il ragazzo credo sia ancora a piede libero“.

Questa è un’altra segnalazione e ci arriva dalla stessa ragazza che ha scattato la foto al presunto disturbatore. Non abbiamo ancora certezza che le due storie si riferiscano alla stessa persona ma quel che è certo è che anche di mattina dovrebbero esserci più controlli delle pattuglie, pronte a fermare azioni simili. Le Forze dell’Ordine dovrebbero essere il vero punto di riferimento, in termini di sicurezza, per i ragazzi e le ragazze costretti a sopportare la presenza, anche in luoghi universitari, di gente malintenzionata.