Continuano i controlli sulla filiera della pesca da parte della Capitaneria di porto di
Gallipoli. Facendo seguito alle operazioni poste in essere da inizio mese, nel corso delle
quali erano stati sequestrati circa 2mila ricci di mare e 53 kg di prodotto ittico non
tracciato/sottomisura ed erano stati elevati 9 verbali amministrativi per un totale di
32mila euro, nella giornata di oggi, 21 aprile, i militari sono intervenuti in località Sant’Isidoro nel comune di Nardò. In particolare durante le attività di controllo, finalizzate al contrasto della pesca illecita, i militari dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea hanno sorpreso un noto pescatore sportivo locale a pescare un numero di ricci superiore al normale limite giornaliero.
Dopo un’attenta attività di monitoraggio, i militari hanno aspettato il rientro a riva del
pescatore subacqueo. Oltre 100 gli esemplari, ancora vivi, ad essere stati restituiti al
proprio habitat naturale. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa
di 1000 euro. Si rammenta che nei periodi in cui la pesca di questi molluschi è consentita, il limite di cattura di ricci di mare è fissato a 50 esemplari per ciascun pescatore sportivo e di 1000 per ciascun pescatore professionista.
Costantemente impegnati a tutelare l’ambiente marino e la sua biodiversità e a
controllare tutta la filiera della pesca, la Capitaneria di porto di Gallipoli invita tutti i
consumatori e gli esercenti di attività commerciali ad acquistare solo prodotti ittici di cui
sia certificata la tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta, che deve
contenere tutte le informazioni obbligatorie. L’acquisto da venditori non autorizzati, oltre
a favorire il depauperamento della fauna marina, infatti, comporta rischi per la salute. Le
attività di controllo proseguiranno con lo scopo di preservare e tutelare gli habitat e
garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate.