Non c’è tregua nemmeno a Pasquetta. La Polizia Penitenziaria ha arrestato proprio ieri, 10 aprile, un’infermiera della Asl di Foggia, accusata di aver tentato di introdurre nel carcere dauno ben 8 telefonini, tra microtelefoni e smartphone, e quasi 200 grammi di hashish. La notizia è stata data dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) che evidenzia come sia stato compiuto un “certosino lavoro investigativo”, nonostante denunci ancora la permanente carenza di organico di agenti nei penitenziari.

“Abbiamo chiesto più volte ai responsabili delle carceri italiane – spiega il Sappe in una nota – di intervenire per contrastare questi atti criminali mettendo a disposizione dei poliziotti le apparecchiature elettroniche (Jammer) capaci di bloccare l’uso dei cellulari, ma a tutt’oggi nulla è cambiato”.