La motovedetta Cp268 della Guardia Costiera ha recuperato i cadaveri di due donne nelle acque della zona Sar italiana, che sembrerebbe fossero sulle 4 barche naufragate il 24 aprile.

Oltre alle due salme, le autorità hanno confermato di aver salvato nello stesso momento  anche altre 62 persone provenienti da Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Sudan e Togo che sono salpati da Sfax in Tunisia, su di un barchino di appena 9 metri.

Ma non solo, perché a Lampedusa nella notte tra il 25 e il 26 aprile, in poche ore ci sono stati moltissimi sbarchi, per un totale di quasi 2.800 profughi. Questi ultimi sono stati momentaneamente indirizzati in una struttura che però pare riesca a contenere un massimo di 400 persone.

Subito dopo i soccorsi e gli sbarchi, la Polizia di Catania ha arrestato, grazie anche l’aiuto dell’antimafia etnea, 25 persone indagate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Questi individui, per lo più guineani ed ivoriani, farebbero parte di un’associazione straniera con il compito di gestire i viaggi della zona subsahariana fino a Paesi oltre Italia e appartenenti all’Unione Europea.

É stato possibile il fermo mediante le dichiarazione di una minorenne riuscita a salvarsi dai presunti scafisti. Il direttore centrale anticrimine della Polizia, Francesco Messina, afferma che sarebbero persone che entravano in contatto con in profughi già in Africa. Stando alle indagini sembrerebbe che gli arrestati chiedessero mille euro ai migranti per condurli via mare nello Stato europeo prescelto.