Amianto a cielo aperto” nel quartiere Libertà di Bari. La Polizia Locale ha posto sotto sequestro un cantiere edile e abusivo in cui sembrerebbe vi fossero 15 lastre di 1,40 per 1,20 metri e una tubazione di circa un metro e mezzo in cemento-amianto altamente tossico e non trattato secondo la normativa vigente. È stato un cittadino a far scattare l’allarme, dopo aver notato questi pannelli lasciati sul marciapiedi nei pressi della struttura.

A quel punto gli agenti sono giunti sul posto, accedendo da un lastrico solare dell’edificio su vi era proprio un operaiointento a rimuovere manualmente e a sezionare onduline in presunto cemento amianto, non trattate preventivamente con fissativo, con inevitabile sbriciolamento di parti di esse”.

È scattata così anche una denuncia nei confronti del titolare dell’impresa che stava eseguendo i lavori, e il relativo committente, con l’accusa di “aver rimosso onduline e una tubazione in presunto cemento amianto senza alcuna redazione di un piano di lavoro e di aver posato il materiale predetto sul marciapiede senza rispettare le norme relative al deposito preliminare dei rifiuti speciali pericolosi”.

Stando alle Forze dell’Ordine, le lastre ritrovate in strada pare fossero avvolte in un telone di plastica e non trattate secondo quanto prevede la legge. Un campione di questo materiale è stato inviato all’Arpa Puglia perché vengano effettuate le analisi. Al momento l’area è stata delimitata da una recinzione metallica, nastro bicolore ed è stato apposto un cartello che indica il sequestro giudiziario.