Continuano le indagini relative all’inchiesta sulla scomparsa dell’anziano 83enne, Antonio, il cui cadavere è stato ritrovato lo scorso 15 marzo nella sua abitazione a Corigliano d’Otranto.

E’ stato interrogato dal pm il figlio, Luigi Roberto Caracciolo, 56enne, indagato per occultamento di cadavere, truffa all’Inps e omicidio.

“Quello non è mio padre. Mio padre è vivo e si trova in Svizzera”, è quanto affermato dall’uomo dinanzi al pubblico ministero, negando che il corpo ritrovato appartenga al padre. Accanto al suo difensore, Fabrizio Ruggieri, l’uomo ha anche aggiunto che i prelievi di denaro erano di routine per la gestione familiare, anche quando ancora la madre era in vita, e non solo negli ultimi tempi.

Tale affermazione, da verificare nel corso delle indagini, è stata fatta dall’uomo per l’ipotesi di truffa all’Inps, poiché si sospetta che l’indagato abbia nascosto il corpo del padre con l’intento di riscuotere la sua pensione.

Alle accuse di occultamento di cadavere e truffa all’Inps, gli inquirenti hanno aggiunto anche quella di omicidio volontario, sebbene la difficoltà riscontrate nelle perizie mediche dato l’avanzato stato di decomposizione del corpo.

In considerazione delle affermazioni dell’indagato, il magistrato disporrà verifiche sul dna ma anche sullo stato di salute mentale dell’uomo, affidandosi alla psichiatra Mariangela Pascali che già lo ha affiancato ieri durante l’interrogatorio.