Nella giornata del 24 marzo, 35 persone sono state arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura generale presso la Corte di appello del capoluogo pugliese. Si tratta di persone vicine al clan D’Abramo-Sforza, legato alla consorteria mafiosa Parisi-Palermiti ed egemone, in quegli anni, nella cittadina pugliese, tutti condannati in via definitiva, con pene comprese fra 2 e 16 anni di carcere, per una serie di reati commessi ad Altamura fra il 2017 e il 2018.

Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte  con l’ausilio di pedinamenti e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Grazie all’inchiesta, iniziata nel novembre 2019 e denominata “Nemesi”, è stata svelata la genesi e la diffusione del clan mafioso, che ha acquisito potere usando metodi violenti per commettere reati con l’obiettivo di ottenere profitti illeciti oltre che di affermare il controllo criminale nella zona.

È stato inoltre accertato che l’organizzazione mafiosa riusciva a impedire il regolare svolgimento di alcune gare pubbliche, condizionandone gli esiti ed esercitando violenza o minaccia nei confronti degli altri partecipanti. Il sodalizio gestiva anche tutte le piazze di spaccio di Altamura in regime di monopolio, alimentandole di cocaina, hashish e marjuana che arrivavano da Cerignola e dal clan Parisi-Palermiti di Bari, con il quale era in corso una stretta collaborazione relativa al traffico di droga. I carabinieri hanno sequestrato sostanze stupefacenti e confiscato due appartamenti, una villa e un’attività commerciale, per un valore complessivo di circa due milioni di euro.