Ieri mattina, 19 febbraio, una di quelle tipiche domeniche soleggiate in cui a una famiglia riunita, prima del lungo pranzo, sorge il desiderio di recarsi in cimitero per un saluto e un pensiero ai propri cari. Questo quanto cinque persone baresi, tre adulti, un disabile e due bambini, hanno pensato bene di fare ieri, recandosi nella necropoli di via Nazariantz a Bari, ignare del fatto che sarebbero rimaste chiuse per circa 3 ore dietro le sbarre del parcheggio. La famiglia ha raccontato di aver fatto un giro veloce tra le lapidi, cercando di uscire in fretta dal cimitero perché quasi in orario di chiusura, per poi raggiungere l’area sosta Amtab a pagamento in cui avevano lasciato l’auto.

Peccato che abbiano prima trovato sbarrati i cancelli dell’uscita in via Tommaso Fiore e poi, dopo aver percorso in lungo e in largo l’area cimiteriale, anche quelli di via Narariantz dove vi era il parcheggio. Il passaggio pedonale era percorribile, ma non vi era alcun modo di uscire con l’auto, rimasta così bloccata all’interno della zona di sosta. Gli “intrappolati” hanno chiamato i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale e dopo ben 3 ore hanno visto arrivare gli addetti ai cancelli del cimitero che hanno permesso loro di uscire. Il personale li ha liberati e ha chiesto alla famiglia di saldare il costo della sosta per l’intera durata della permanenza all’interno dell’area, dalle ore 12 alle 16, quando è terminata la bislacca “prigionia”.