Ieri mattina, intorno all’ora di pranzo che per molti ragazzini coincide con l’orario di uscita scolastica, in zona PalaFiori a Terlizzi, è scoppiato un grosso petardo fra le mani di un ragazzino di soli 11 anni. Le sue urla hanno attirato l’attenzione dei passanti che hanno subito chiamato i soccorsi. Adesso l’11enne è ricoverato al Policlinico di Bari per ulteriori accertamenti.

La vicenda

Il dramma è avvenuto circa alle 13:40 di mercoledì 18 gennaio, è suonata la campanella e tutti si dirigono a casa per il pranzo. Fra questi, però, alcuni ragazzini, della prima classe della scuola superiore di secondo grado Gesmundo, si sono intrattenuti nei pressi dell’area giochi del Palasport cittadino, quando uno di loro, un undicenne, ha deciso di raccogliere un petardo (probabilmente della tipologia “Cobra”), inesploso, forse residuo delle incontrollate e pericolosissime baldorie di Capodanno. L’esplosione gli ha lacerato una mano e solo grazie all’intervento di un medico in zona e del vicecomandante della Polizia Locale, Gaetano Barione, è stato possibile evitare il peggio. Il ragazzino è stato velocemtente condotto al Pronto Soccorso di Molfetta, dove è stato sottoposto alle prime cure per poi essere trasferito nel reparto di Chirurgia Plastica del Policlinico di Bari. È ancora ricoverato per le ustioni riportate con valutazioni ulteriori in corso da parte dei medici.

Le parole del sindaco di Terlizzi

Non perderà la mano, è la buona notizia che arriva dai genitori e dal personale sanitario barese, ma in queste ore il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, dopo aver ringraziato pubblicamente i soccorritori, ha chiesto a tutta la cittadinanza una profonda riflessione sull’uso indiscriminato, non solo l’ultimo dell’anno, di petardi e fuochi pirici, spesso maneggiati da minori. Una riflessione profonda che non può più essere procrastinata, non solo a Terlizzi ma in tutte le comunità cittadine del Barese, dove il fenomeno è assai diffuso.