Nella giornata di oggi, 30 gennaio, è avvenuto l’incontro tra i sindacati e i rappresentanti di Acciaierie d’Italia per discutere sull’importantissimo tema legato all’Ex Ilva. Prima di entrare nella sede di Confindustria, il segretario generale della Uilm Rocco Palombella ha rilasciato delle dichiarazioni.

“Spero che questo incontro con l’azienda non sia un altro incontro di puro intrattenimento”. Così il segretario generale Uilm Rocco Palombella. “Se non si parlerà di come rilanciare gli stabilimenti dell’Ilva, questo incontro sarà come tutti quelli che abbiamo fatto con Acciaierie d’Italia solo intrattenimento. Noi vogliamo che il ministro Urso, Invitalia e il Parlamento si rendano conto che i lavoratori non sono più disponibili a perdere tempo. La situazione è drammatica ci aspettiamo oggi e al prossimo incontro, che si farà al ministero dello sviluppo economico, che da parte delle istituzioni e del Governo ci sia una presa di posizione per mettere fine a questa sceneggiata”.

“Vogliamo sapere di quant’è attualmente l’esposizione finanziaria di Acciaierie d’Italia, perché se l’iniezione di 750 milioni di euro (650 messi dallo Stato e altri 100 milioni che devono essere messi da Arcelor Mittal) non serve a rilanciare l’azienda, ad acquistare le materie prime, ad acquistare i ricambi ad acquistare quanto serve per la funzionalità degli stabilimenti, il rischio è che questi soldi vengano usati esclusivamente per pagare il gas e l’elettricità”. Lo ha spiegato Palombella in merito all’esposizione finanziaria di Acciaierie d’Italia.

“Infatti la somma delle due voci fanno, guarda caso, circa 650 milioni di euro. I sindacati, dall’incontro si aspettano di conoscere il piano industriale, il contenuto degli accordi fra azienda e Governo, come si elimina la cassa integrazione e come si rilancia lo stabilimento. Senza il rilancio, questo incontro sarà solo intrattenimento”. In vista dell’incontro tra sindacati e Acciaierie d’Italia, si è espresso anche Francesco Rizzo dell’esecutivo confederale USB, unica organizzazione sindacale a non essere stata convocata.

Le dichiarazioni di Rizzo

“Nonostante la nostra richiesta sia stata inoltrata per tempo, ben otto giorni fa, non abbiamo ricevuto nessuna risposta, e dunque non saremo presenti all’incontro previsto per oggi alle 14 presso la sede romana di Confindustria – afferma Rizzo -. Unica organizzazione sindacale assente, dal momento che invece sono stati convocati Fim, Fiom, Uilm e Ugl. Vale la pena ricordare che il nostro sindacato, tra dipendenti di Acciaierie d’Italia, lavoratori ex Ilva in Amministrazione Straordinaria e appalto, conta circa 1.800 iscritti. Non convocare un’organizzazione con questi numeri, significa assumere un comportamento che calpesta letteralmente il diritto ad essere rappresentati, attraverso il proprio sindacato, dei lavoratori che appunto ripongono la loro fiducia nell’Unione sindacale di Base. Atteggiamento schizofrenico e repressivo. La parte pubblica, sebbene non maggioritaria, esiste. Batta dunque un colpo in difesa dei principi alla base della democrazia. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso ha di recente invitato a cercare di creare un rapporto con l’azienda; pur con le migliori intenzioni, direi che è difficile, quando si mostra totale chiusura come in questo caso, e strafottenza ancora una volta nei confronti dei lavoratori”.