Il mercato della droga a Bari diventa sempre più “conveniente” e la piaga continua a dilagare e colpire sempre più giovani. Da un’analisi del fenomeno fatta da La Gazzetta del Mezzogiorno sembrerebbe che il capoluogo pugliese risulti la piazza e “il megastore più grande della provincia“. Le relazioni di Dipartimento per le Politiche Antidroga e Direzione investigativa antimafia ha registrato un aumento della produzione, del traffico e della disponibilità di stupefacenti e dello spaccio. Sembrerebbe che i ragazzini fuori da scuola nel capoluogo pugliese riescano ad acquistare i grammi di “sballo” a soli 5 – 6 euro. Dal canto loro, gli spacciatori pare siano arrivati ad accettare addirittura i ticket restaurant ed i buoni pasto per le “dosi in eccedenza” e che per fidelizzare la clientela stiano puntando anche su “dosi omaggio”.

Nel quartiere Libertà e a Bari Vecchia i prezzi al grammo variano ogni giorno dai 5 ai 15 euro, per chi la prova per la prima volta c’è il “costo benvenuto” di soli 3 euro. Un segnale che fa capire quanto il mercato degli stupefacenti sia intriso di una brutale concorrenza e il consumo stia salendo, tornando ai livelli del periodo pre-covid19. Stando a quanto si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno “la malavita in generale sta attuando una oculata e prudente politica del prodotto, cercando di evitare nuovi rincari, facendo sconti nell’ordine del 5-10% e allargando il paniere delle offerte a nuove sostanze psicoattive (miscele di erbe, polveri, cristalli o pasticche) che imitano gli effetti di cannabis, ecstasy o allucinogeni ad un prezzo più basso”.

Ogni giorno poi spunta una droga “per poveri”, corrispettivo delle sostanze più in voga, ma con prezzi più accessibili, come la cocaina e shisa, detta appunto “cocaina dei poveri” o l’eroina e le compresse di Rivotril, nota come eroina dei poveri. I consumatori abituali di cocaina a Bari e nell’hinterland sono circa 15mila, un calcolo approssimato sicuramente per difetto. A Japigia, Libertà, Madonnella, Enziteto trovi di tutto a prezzi stracciati, molti ordinano le sostanze via social attraverso gruppi di WhatsApp con “consegna” in presenza. Nel periodo natalizio c’è poi un incremento delle vendite. Lo spaccio è controllato dalla malavita che si divide  le piazze cercando di “rispettare” i luoghi di vendita dei competitor.