Fonte sito Triumph

Francesco Abbrescia era stato arrestato nell’ottobre del 2013 con quello che si pensava fosse il suo complice, in quanto accusati di aver rapinato una donna a Casamassima alcuni mesi prima. Il 30enne fu condannato in primo grado a 5 anni di reclusione e gli venne sequestrata la sua Triumph Speed Triple 1200 RS.

Quest’anno l’uomo, assistito dall’avvocato Nicola Lerario, è stato assolto in appello perché dalle immagini di videosorveglianza è emerso come non vi fossero corrispondenze fisiche tra lui e chi ha commesso la rapina. A seguito dell’assoluzione chiesta dalla Procura Generale l’uomo ha ottenuto anche la restituzione della moto, peccato che, però, quando è andato a riprenderla nella ditta a cui era stata affidata in custodia giudiziaria, ha scoperto che il suo gioiellino non c’era più. Abbrescia ha denunciato ai Carabinieri la scomparsa della sua Triumph, che oggi vale intorno ai 10mila euro, ed è stata così aperta un’indagine in merito. Sembrerebbe che non sia la prima volta che accadono episodi del genere.

I militari, a cui era demandata la notifica della revoca della confisca, hanno chiesto all’azienda che fine abbia fatto la moto e il titolare ha fatto sapere che il veicolo nel marzo 2017 era stato consegnato a un “custode acquirente su disposizione del Tribunale di Bari“. Si tratta di una figura reale, ma stando alla documentazione non risulterebbe da nessuna parte che vi sia stata una tale consegna.