Le 8 persone diversamente abili entrate per manifestare nella sala De Jesu della Regione il 13 e il 15 luglio 2021 sembrerebbe siano state autorizzate a entrare nel palazzo da alcuni dirigenti regionali. Questa le difesa preparata per scagionare gli individui affetti da disabilità su cui pendono dei decreti penali, condannati a 4 mesi di carcere o una multa da 9.425 euro – pene sospese in entrambi i casi – per interruzione di pubblico servizio nell’occupare il lungomare Nazario Sauro e invasione di edifici, essendo entrati e avendo stazionato nel palazzo. Le condanne hanno provocato non poche amarezze e proteste tra le associazioni di persone affette da disabilità che pare si stiano organizzando per ulteriori manifestazioni. Tra qualche mese si tornerà in aula e gli indagati hanno chiamato a testimoniare il presidente della Regione Michele Emiliano, l’assessora al Welfare Rosa Barone e i funzionari che erano presenti il giorno del sit e hanno avuto a che fare con i manifestanti.

“Nel primo accesso nella sede regionale non c’è stata arbitrarietà da parte dei manifestanti, la successiva permanenza non integra il reato di invasione”, ha spiegato l’avvocato Giuseppe Piacentino, tra i legali degli imputati. Il sit in di luglio 2021, al quale hanno partecipato circa 40 persone, è stato preceduto da una manifestazione il 15 giugno, in cui una decina di associazioni per i diritti dei disabili si erano incontrate sotto il palazzo della Regione per confrontarsi con i rappresentanti istituzionali su quattro temi molto delicati, ovvero gli ausili, la modifica del Progetto vita indipendente, gli assegni di cura e l’infermieristica.

Tuttavia, non avendo ricevuto grandi risposte, hanno ritenuto opportuno tornare a manifestare, occupando il mese dopo il lungomare barese. In quest’occasione i Vigili del Fuoco si sono ritrovati a dover deviare il traffico sulle altre vie limitrofe. “Se il traffico è stato deviato e non bloccato, che interruzione è?”, ha spiegato Piacentino. Resterà poi da capire come i disabili siano effettivamente riusciti a entrare in aula, in un primo momento sembrerebbe grazie all’autorizzazione data dal direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro, che pare avesse concesso a una delegazione di 12 persone di accedere all’aula per avere un incontro sul tema. Anche il segretario della giunta Roberto Venneri pare avesse dato il suo assenso e, una volta saputo che i manifestanti avevano intenzione di trascorrere lì la notte, aumentato la vigilanza, dando la possibilità ai presenti di usare i bagni del palazzo e i distributori automatici per l’acquisto di cibo e acqua. Tutto ciò è verbalizzato nelle informative della Polizia, da cui viene fuori che la stessa Regione non cercò in alcun modo di allontanare apertamente i disabili dall’edificio.