Esercitavano senza le prescritte autorizzazioni le attività di consegna e ritiro di elettrodomestici. Cinque persone sono state denunciate a vario titolo e un’area di deposito  in località Stanic a Bari è stata sottoposta a sequestro in seguito a una maxi operazione contro la gestione abusiva di rifiuti pericolosi e Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) condotta dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria ed ambientale della Polizia locale di Bari. Le indagini sono iniziate a metà maggio, quando una pattuglia della Polizia locale, in una zona del Quartiere Libertà, ha notato davanti al deposito di un esercizio commerciale di elettrodomestici due uomini intenti a caricare su un vecchio furgone elettrodomestici nuovi ed imballati, tra cui frigoriferi e lavatrici. Dagli accertamenti sui Pubblici Registri, gli agenti hanno però rilevato che il veicolo era immatricolato ad uso proprio ed il proprietario del mezzo non risultava essere iscritto nell’Albo dei gestori Ambientali. Nei giorni successivi è stata pertanto avviata una intensa attività di osservazione, pedinamento ed appostamenti che ha permesso di accertare che i due soggetti caricavano elettrodomestici nuovi sul mezzo, eseguivano consegne, ritiravano gli apparecchi in disuso e infine si dirigevano all’interno di un suolo recintato nel quartiere Stanic, dove li scaricavano in un’area adibita a deposito.

Pertanto, nei giorni scorsi gli agenti hanno effettuato un’ispezione all’interno dell’area recintata utilizzata come luogo di scarico della merce. I due soggetti sono risultati privi dell’Autorizzazione per il trasporto per conto terzi, oltre che del contratto stipulato con la ditta committente la consegna e recupero dei vecchi elettrodomestici da smaltire, senza iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per la categoria prevista e dei documenti di trasporto dei RAEE ritirati presso i consumatori, come previsto dalla normativa vigente. L’autocarro è stato sottoposto a sequestro giudiziario per violazione di quanto previsto dal Testo Unico Ambientale, per trasporto di RAEE in assenza iscrizione all’Albo Gestori Ambientali nonché privi del documento di trasporto relativo ai RAEE pericolosi.

Al conducente e proprietario del veicolo sono state contestate violazioni amministrative per il trasporto di altri rifiuti non pericolosi, costituiti da RAEE (lavatrici e cucine) senza i prescrittivi documenti di trasporto, per violazioni al Codice della Strada perché utilizzava un veicolo adibito ad uso proprio, per un uso diverso (sanzione pecuniaria fino a 344 euro e sospensione della carta di circolazione da 1 a 6 mesi) e infine perché esercitava abusivamente l’attività di autotrasporto per conto terzi (previsto il fermo amministrativo del veicolo di 3 mesi ed una sanzione pecuniaria fino ad euro 12.390). Nell’area di scarico, gli agenti hanno identificato inoltre due soggetti (un uomo ed una donna di nazionalità straniera) risultati titolari di una ditta di commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari, locatari di tutto il complesso immobiliare, costituito da un piazzale di circa 3000 mq, da due  locali deposito delle dimensioni complessive di mq 1.000 circa con 12 box.  All’interno del deposito venivano rinvenuti ingenti quantità di rifiuti, anche pericolosi, costituiti da decine di balle incellophanate, contenenti stracci ed indumenti usati, pronti per la spedizione senza alcun trattamento preliminare, oltre un centinaio di RAEE costituiti da frigoriferi, lavatrici, condizionatori e televisori, numerosi rotoloni di moquette, materassi, il tutto ammassato in promiscuità, oltre che abbandonato in maniera incontrollata, pneumatici usati, decine di  traversine ferroviarie in legno, pezzi di carrozzeria e parti di motori di veicoli. Costoro erano privi degli atti autorizzatori per la corretta gestione dei rifiuti, per cui ricevevano e gestivano abusivamente ingenti quantità di rifiuti, pericolosi e non, e si è configurata a loro carico la  violazione del Testo Unico Ambientale. I locali depositi e le aree interessate al conferimento incontrollato dei rifiuti, pericolosi e non, sono state tutti sottoposti a sequestro.

A carico del titolare dell’attività commerciale è stato ipotizzato il concorso nel reato di gestione illecita dei RAEE,  che venivano ritirati presso i consumatori da soggetti non autorizzati al ritiro i quali, invece di conferirli ad un centro di raccolta autorizzato,  cosi come previsto dall’art. 6 co°1 del D.L.vo n. 151/2005, li trasportavano illecitamente nell’area già posta sotto sequestro, senza alcun tipo di tracciamento dei rifiuti stessi. “La tutela dell’Ambiente – è il commento della Polizia locale – passa anche attraverso il controllo della regolarità della Gestione dei Rifiuti. E’ evidente che ove il rifiuto non sia destinato al recupero o al riciclo, qualsiasi residuo del ciclo (raccolta, trasporto, vendita, smaltimento o conferimento) non trattato in modo lecito finirà per essere smaltito nel nostro Ambiente, creando un sicuro danno all’ecosistema”.