Ammonta a circa 7,5 milioni di euro il risarcimento danni che la Regione Puglia, costituitasi parte civile in due processi a carico dell’ex dirigente della Protezione civile Mario Antonio Lerario, chiede a lui in concorso con due imprenditori, uno della provincia Barese e uno foggiano. Per un presunto caso di corruzione, una tangente di 20 mila euro pagata a Lerario a dicembre scorso, la Regione si è già costituita parte civile nel procedimento davanti al Tribunale di Bari chiedendo 4,3 milioni di euro a Lerario e all’imprenditore del Barese. Per il secondo presunto caso corruttivo, la Regione intende costituirsi parte civile nei prossimi giorni e chiedere 3,2 milioni di euro di danni, da pagarsi in solido fra Lerario e un imprenditore foggiano che avrebbe versato una tangente da 10 mila euro per pilotare appalti da 2,8 milioni. Oltre ai danni patrimoniali, la Regione Puglia chiederà anche i danni morali e d’immagine.