Assolto “perché il fatto non sussite”. Questa la sentenza della Corte d’appello di Bari in ordine alle accuse di una aspirante avvocata nei confronti dell’ex funzionario della stessa Corte Angelo Scivetti (ora in pensione). Quest’ultimo in primo grado era stato condannato a due anni di reclusione per aver chiesto 10mila euro o prestazioni sessuali a una candidata all’orale dell’esame di avvocato. Sempre in primo grado, il Tribunale aveva riconosciuto 10mila euro di danni alla presunta vittima. Ma con la sentenza di secondo grado – quella di oggi, 29 giugno – la Corte d’Appello riforma il primo giudizio e condanna la donna a pagare le spese processuali. Il processo, inoltre, conferma l’assoluzione dell’intermediario tra i due, Alfredo Fazzini. I fatti contestati risalivano al 2014.