Vanno avanti ormai da oltre 36 ore le ricerche dei due dispersi in mare a seguito dell’affondamento del rimorchiatore “Franco P.”, avvenuto nella notte di ieri, 19 maggio, 50 miglia al largo di Bari verso la Croazia, in acque internazionali. I marittimi mancanti all’appello sono i due pugliesi, di Molfetta. Tre i corpi senza vita dei membri dell’equipaggio recuperati finora e in attesa del riconoscimento ufficiale nell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. Unico superstite, al momento, è il comandante del rimorchiatore, un 63enne siciliano che si trova da ieri ricoverato in ospedale a Bari. Le ricerche dei due dispersi da parte della Guardia Costiera di Bari, con il supporto di unità aeree e motovedette di altre forze militari e delle autorità croate, nelle ultime ore si sono spostate verso sud.

Ignote al momento le cause del tragico inabissamento, che dovranno essere accertate dalle indagini, per i reati di naufragio e omicidio, coordinate dal procuratore Roberto Rossi con la sostituta Luisiana Di Vittorio. Elementi utili verranno dalle dichiarazioni del comandante e degli 11 marinai a bordo del motopontone che era agganciato al rimorchiatore al momento dell’affondamento e dal quale è stato lanciato l’allarme. Tutti gli 11 membri dell’equipaggio sono in salvo, dopo essere stati rimorchiati da un altro mezzo e alle 9 di stamattina attraccheranno a Bari.

Aggiornamento: Il pontone AD3, trainato dal rimorchiatore Paul, è arrivato nel porto di Bari verso le ore 10. Il mezzo era partito ieri pomeriggio dalla zona in cui è affondato il suo precedente rimorchiatore, il Franco P., a circa 50 miglia dalla costa pugliese. A bordo del pontone ci sono 11 marinai, unici testimoni oculari del naufragio che, appena sbarcati saranno ascoltati negli uffici della Capitaneria di Porto di Bari su delega della Procura di Bari che sulla vicenda ha aperto un fascicolo per naufragio e omicidio colposo plurimo.