Avrebbero acquistato pallet usati dal mercato nero facendo emettere da una trentina di società “cartiere” le relative fatture, di importo sempre inferiore ai tremila euro in quanto limite di utilizzo del contante all’epoca dei fatti, allo scopo di mascherarne la reale provenienza, per poi prelevare il denaro dai conti correnti appena veniva depositato. Con questo sistema due imprese di Polignano a Mare (Bari) avrebbero sottratto a tassazione oltre 13 milioni di euro, con frode fiscale di oltre 6 milioni di euro. Con le accuse di  dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele, la Guardia di Finanza di Monopoli ha eseguito oggi, 18 maggio, un provvedimento di sequestro del valore di 13 milioni di euro, disposto dal Tribunale di Bari, nei confronti dei due imprenditori titolari delle due imprese, un 34enne campano e un 50enne barese. Le indagini, partite nel 2014 da una verifica fiscale su una delle due società coinvolte, avrebbero accertato l’esistenza di una frode basata sull’emissione e sull’utilizzo di fatture false attraverso almeno 30 società attive nel settore del commercio all’ingrosso di pallet con sede in Campania, Puglia, Veneto e Lombardia. Molte di queste società risultano “fantasma” , cioè intestate a inconsapevoli prestanome e fatte cessare dopo brevissimi periodi di attività.