Dopo 8 mesi di arresti domiciliari, preceduti da 3 mesi di detenzione in carcere, è tornato libero da lunedì sera, 9 maggio, l’avvocato barese Giancarlo Chiariello, coinvolto con l’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis nel caso delle presunte tangenti per aggiustare sentenze. La gup Laura Liguori ha accolto la richiesta dei difensori e ha sostituito la custodia cautelare con l’interdizione per 12 mesi dall’esercizio della professione. Chiariello è stato condannato in  primo grado a 9 anni e 8 mesi per la presunta corruzione giudiziaria nel Tribunale di Bari. Chiariello e De Benedictis sono accusati di corruzione in atti giudiziari (con l’aggravante di aver favorito un clan mafioso) per aver truccato almeno tre procedimenti penali: secondo l’accusa, Chiariello avrebbe pagato tangenti all’ex magistrato in cambio della scarcerazione di propri clienti. Il 29 marzo il gup di Lecce ha condannato entrambi a 9 anni e 8 mesi.