Ha dovuto attendere circa 18 ore, notte compresa, su una poltrona del pronto soccorso del Policlinico di Bari prima di vedersi assegnare un posto letto. A denunciare l’accaduto è stata la figlia del 72enne malato oncologico, portato in ospedale in condizioni critiche dovute alla disidratazione. L’uomo è stato preso in carico dal personale del pronto soccorso, che ha eseguito i primi accertamenti nel pomeriggio di giovedì; poi la figlia è stata invitata a lasciare l’area. Ma, quando è tornata la mattina seguente, ha trovato il padre ancora in poltrona. Adirata per l’accaduto, ha protestato “occupando” pacificamente il pronto soccorso e denunciando il caso ai media locali. La donna ha riferito che nelle stesse condizioni del padre c’erano circa altri 50 pazienti, lasciati in attesa per ore per mancanza di posti letto. La Direzione del Policlinico di Bari ha confermato il grave disagio dovuto, spiegano, all’eccezionale afflusso causato dalla chiusura per sanificazione del Pronto Soccorso del “Di Venere”. “Non ce l’ho con gli operatori sanitari – ha commentato la donna da cui è partita la denuncia – che hanno avuto un comportamento encomiabile, ma con i vertici della nostra Sanità, assessore e Direzione. Era una situazione allucinante, non è possibile non mettere a disposizione dei pazienti nemmeno una brandina per distendersi e passare la notte”.