“Assassini, vergogna!”, “Dovete morire”. E’ questa l’accoglienza che un gruppo di pacifisti, dai modi evidentemente ben poco “pacifici”, ha riservato al rientro nel porto di Taranto della nave Carabiniere, una fregata della Marina Militare italiana di ritorno da una esercitazione. Le parole sono state accompagnate anche da sassate contro l’imbarcazione.  Immediate le reazioni critiche al gesto. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha espresso solidarietà ai militari e condanna per l’episodio: “Si tratta di azioni che si condannano da sole. Voglio esprimere la mia vicinanza all’equipaggio del Carabiniere e a tutta la famiglia della Difesa”. A fargli eco il Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè: “Le immagini che arrivano da Taranto relative all’aggressione fanno male al paese. Un gesto compiuto da un gruppetto di finti pacifisti – in realtà violenti – che offende le istituzioni e i marinai impegnati ogni giorno a fare il proprio dovere”. “I nostri militari vanno per combattere la guerra, per la pace. Cosa che non è come giocare alla playstation o buttare le pietre dal ponte girevole. Onore alle nostre Forze Armate”, dichiara Mauro D’Attis, deputato e commissario regionale di Forza Italia Puglia. “E’ davvero singolare un pacifismo esercitato attraverso la violenza. Basterebbe questa semplice contraddizione per pesare lo spessore politico e culturale di quel gruppo di persone che nel porto di Taranto hanno lanciato pietre, condite da insulti, contro una nave della Marina Militare. Il video riportato su Facebook ne rende possibile una rapida identificazione. Mi auguro che accada quanto prima e che vengano presi provvedimenti adeguati a un’azione che non va in alcun modo sottovalutata o derubricata a gesto goliardico di una sparuta minoranza. Intanto, alla nostra Marina Militare, e all’equipaggio della nave “Carabiniere” in particolare, manifesto la vicinanza e il sostegno di tutto il gruppo della Lega nel Consiglio regionale. E ribadisco il nostro grazie per l’impegnativo e delicatissimo lavoro che fanno ogni giorno con onore e dedizione per la sicurezza e l’orgoglio di ognuno di noi”. Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia. “Atti di assoluta gravità, commessi da sedicenti ‘pacifisti’, che è indispensabile condannare e perseguire fino in fondo. Episodi del genere non possono trovare alcuna giustificazione, soprattutto quando sono messi in atto nei confronti delle nostre forze armate che quotidianamente svolgono un eccezionale lavoro a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza di tutti noi. Di questo spesso ci dimentichiamo, mentre sarebbe il caso di ringraziare ogni giorno questi servitori dello Stato per quanto fanno a beneficio dell’intero Paese” il commento di Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico. Infine, il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati: ”I militari italiani sono operatori di pace e s’adoperano, nell’ambito dei trattati internazionali e della Costituzione, per difendere i popoli più deboli dalle aggressioni. Capovolgere la realtà, tacciando d’assassinio i militari di nave Carabiniere, com’è accaduto ieri a Taranto, equivale ad assassinare la realtà e parteggiare per l’aggressore Putin. In questo momento serve particolare severità nei confronti di tutti i ‘pacefondai’, che anche non volendo finiscono per confondere carnefice e vittima, Caino e Abele, e non considerano che ogni auspicio di pace, comune a tutti e non oggetto di esclusiva, non può farci chiudere gli occhi su persone inseguite dalle bombe dell’aggressore e che ci chiedono aiuto”. Sulla vicenda avviate le indagini della Digos della Questura di Taranto per le ipotesi di reato di manifestazione non autorizzata e vilipendio di corpo armato dello Stato.