Un nuovo fascicolo d’inchiesta è stato aperto dalla Procura di Bari nei confronti del  ginecologo barese finito ai domiciliari il 30 novembre scorso perché accusato di violenza sessuale aggravata su due pazienti, alle quali avrebbe proposto rapporti sessuali con lui come “terapia” contro il papilloma virus e prevenzione dal tumore all’utero. Alle 16 denunce della prima indagine, se ne sono aggiunte altre quattro nelle ultime settimane, confluite in un autonomo fascicolo per gli stessi reati. Nella prossima udienza del 22 marzo sarà ascoltato il perito incaricato di analizzare il contenuto dei telefoni sequestrati al medico.