Con il 90% di adesioni, stando ai dati diffusi dalle segreterie sindacali, lo sciopero dei lavoratori Bosch di Bari riaccende i riflettori sulla questione dei 700 esuberi annunciati dall’azienda. Ieri, 25 febbraio, presidio fuori dai cancelli della multinazionale tedesca per spingere azienda e governo verso una soluzione.

Intervenuti a portare la loro solidarietà il sindaco Antonio Decaro e l’assessore comunale all’Innovazione, nonché vicesindaco, Eugenio Di Sciascio. Presenti anche il segretario regionale Cgil, Pino Gesmundo, la segretaria cittadina Gigia Bucci e il segretario dei metalmeccanici Fiom, Ciro D’Alessio. Chiedono un tavolo immediato con il governo, con una discussione vera per salvaguardare i livelli occupazionali e gli investimenti dell’impresa.

Cgil Bari