“Il mondo è un posto violento. Ma non smetterò di volerlo vivere”. Con queste parole Michele, un ragazzo originario del Barese, ha accompagnato una foto pubblicata ieri sera su Facebook in cui mostrava i segni di un’evidente aggressione, subita mentre era in un locale in centro a Napoli con i suoi amici a bere uno spritz. Un ragazzo gli ha lanciato uno sgabello di ferro, colpendolo alla testa. L’episodio per fortuna non ha riportato gravi danni a Michele, che però stamattina è ancora provato per l’accaduto. Intanto, sui social sotto al suo post continuano i commenti di amici e parenti che lo incitano a denunciare l’accaduto. “Non si è trattata di un’aggressione omofoba, è stata più un evento collaterale” ci ha tenuto a spiegare stamattina, quando lo abbiamo raggiunto telefonicamente. Michele è stato dunque vittima casuale della furia di questo ragazzo; infatti, nonostante alcuni commenti inappropriati sul suo colore di capelli, con “un’ironia strana” come l’ha definito lui stesso, non era il bersaglio primo dell’aggressione.

“Mi sono ritrovato in mezzo a questo casino perché il mio tavolo era tra di loro”. La furia cieca era rivolta a un altro ragazzo presente al bancone, in compagnia di una ragazza che si presume essere l’ex dell’aggressore. Così, in preda a un raptus, il ragazzo “impazzito” come lo ha definito Michele ha iniziato a lanciare ogni oggetto alla sua portata, bicchieri, bottiglie, incurante delle possibili vittime del suo gesto. Si tratta, dunque, dell’ennesimo episodio di violenza gratuita, di pericolosità infide e insospettabili, di cui si può diventare vittime anche per il semplice fatto di passare una serata tra amici.