Continua a far parlare di sé l’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, dopo le varie segnalazioni delle ultime settimane, oggi è arrivata l’ultima attraverso un post su Facebook. La denuncia parte da una mamma che, a causa del forte raffreddore del figlio, è stata costretta a passare alcune notti in una camera del nosocomio pugliese. Il bimbo di appena un mese aveva contratto una forma molto forte di raffreddore che, di fatto, gli impediva di respirare: “Nel pronto soccorso tutto ok: ci accolgono subito dicendoci che siamo stati fortunati in quanto si era appena sfollato a causa delle bronchioliti che stanno facendo pullulare gli ospedali. Il personale bravissimo”.
I problemi però arrivano di lì a poco dopo: “Tutto pieno, unico posto in una quadrupla insieme ad una bimba con mononucleosi, una con broncopolmonite ma in fase di guarigione e un bimbo per una polisonnografia. Tutto ok, a detta dei medici il bambino ha solo un forte raffreddore. Nella nostra stanza mi dicono che il giorno prima era stato trovato un topo morto, ma non era l’unico, la notte si sentiva squittire! Erano nel contro soffitto credo o nei tubi di areazione. Nel bagno la finestra era rotta bloccata a vasistas, immaginate il freddo in questi giorni soprattutto la notte, e dulcis in fundus, non c’era l’acqua calda. Sì, avete capito bene, in ospedale, in un reparto pediatrico, è impossibile lavare i bambini. Che per altro sono lì proprio per raffreddore e bronchiti: assurdo. Lo faccio presente al primario che pare sia al corrente solo dei topolini e mi ringrazia della segnalazione di cui però gli infermieri erano già al corrente da tanto, ma nessuno fa niente.”