Confermate le 8 condanne a pene tra i 20 e i 16 anni di reclusione nei confronti degli affiliati al clan Strisciuglio, imputanti nel duplice omicidio di Luigi e Antonio Luisi, padre e figlio, durante una guerra tra clan per il controllo dello spaccio di droga al Libertà. Lo ha deciso la Corte di Assise di Appello di Bari.

Il primo agguato avvenne il 30 aprile del 2015 in cui rimase ucciso Antonio Luisi, mentre il padre, vero bersaglio, rimase ferito. L’omicidio di Luigi Luisi fu compiuto il 31 ottobre del 2016.

Le condanne sono: 20 anni di reclusione per i pregiudicati Vito Valentino e Alessandro Ruta, mandanti del primo agguato; Domenico Remini, pianificatore di entrambi i delitti; Christian Cucumazzo e Antonio Monno, esecutori materiali dell’omicidio di Antonio Luisi e del tentato omicidio di Luigi; Maurizio Sardella. Confermate le condanne a 18 anni di reclusione per Donato Sardella, figlio di Maurizio, e a 16 anni per Gaetano Remini, fratello di Domenico, che confessarono di essere gli esecutori materiali dell’assassinio di Luigi Luisi.