Sono 9 le condanne inflitte dal Tribunale di Bari agli affiliati del clan Parisi-Palermiti al termine del processo, celebrato con rito abbreviato, sullo spaccio di droga e sulla detenzione di armi a Japigia.

L’indagine partì nel 2014 dopo il ritrovamento di circa 40 armi, tra cui kalashnikov, mitragliatrici e fucili, in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina e nel 2019 portò all’arresto degli imputati. Oltre ai 9 condannati, 4 sono stati assolti.

Gli imputati condannati sono Domenico Milella, collaboratore di giustizia condannato a 4 anni di reclusione grazie allo sconto, Nicola Bruno (8 anni e 8 mesi di reclusione), Marco Barone, Edoardo Caizzi e Riccardo Campanale (8 anni), Antonino Palermiti e Pasquale Leonardo Tritta (6 anni e 8 mesi), Giulio Bacani (3 anni e 4 mesi), Salvatore Cassani (8 mesi di reclusione).

Assolti invece Alessio Marzulli, Marco Ferrigni, Beniamino Milella, padre del pentito, e Filippo Mineccia.